Attenzione, io parlo delle sfere perchè così sono abituato, ma già il posizionamento è abbastanza spannometrico. Diciamo che i millimetri ballano abbastanza.
Poi conta un sacco la scarpa (e qui non capisco infatti formule o non formule). Faccio un esempio.
Quando cambio tacchette uso uno strumento della Ergon per posizionarle, quello dove si incastra la scarpa con la tacchetta in una sorta di blocco in plastica con le guide.
Quest'estate dopo una caduta cambio le scarpe dalle
Shimano 902 alle 903 (insomma scarpe quasi uguali). Provo a riportare le misure e non mi trovavo per niente, quindi riparto con le mie sfere, ci pedalo, modifico un pò e tutto torna a posto.
Le 902 sono rovinate ma utilizzabili e decido di metterle sui
rulli. Avevo nel frattempo tolto le tacchette quindi riparto da capo anche li, non uso più la dima Ergon se non per allinearle. Un paio di aggiustamenti e via.
Oggi passo da una scarpa all'altra senza accorgermene. Se provo a metterle spaiate sulla dima, una 902 e una 903, balla quasi mezzo cm. Eppure mi mettessi bendato a pedalare e qualcuno mi passa la scarpa giuro non saprei dire quale sto usando.
Per questo ritengo non ci sia formula o regola che tiene. L'aggiustamento finale va fatto a sensazione.
Facciamo poi attenzione ad una cosa. Non sono indifferente a guardare cosa fanno i professionisti, perchè da li partono anche innovazioni. Ad esempio le leve leggermente inclinate mi hanno dato maggior comodità in bici. Semplicemente non ci avevo mai pensato.
Molte delle cose che fanno è per cercare la massima prestazione, micro gaining. Oggi ci sono posizionamenti in bici particolarissimi così come delle tacchette, ma sono professionisti, sono seguiti da medici e fisioterapisti e determinate scelte le fanno per guadagnare 2/3 watt a discapito della comodità. Per qualsiasi cicloamatore anche evoluto, non ne vale la pena. Siamo talmente lontani da quei valori che rischiamo di farci male o pedalare male.
Poi ovvio, come detto uno sguardo a quello che fanno lo do sempre, altrimenti saremmo ancora fermi alle geometrie anni 50 e alle gabiette ai piedi. Mi interessa però solo la vera innovazione alla portata di uno normale come me.