Premetto che sono una schiappa, quindi posso limitarmi a descrivere la bici dal punto di vista estetico e di sensazioni. Venivo da una Infinito CV disc e ho cambiato bici mantenendo più o meno le geometrie. Questa X7 ha un telaio un po’ meno spinto (vorrei dire ancora meno spinto) della Dogma X, ed era quello che cercavo: reach corto e stack alto. Non sto a descriverti rigidità e reattività, cose che a me non servono e che non so cogliere, riconosco che è ancora più comoda della Infinito e penso che la questione del Countervail secondo me è superata dalle nuove gomme disponibili oggi. La
Pinarello X7 me l’hanno venduta con pneumatici da 35mm, una cosa che ho giudicato spropositata da subito, ma pedalandoci mi sono ricreduto. La sensazione di sicurezza che infondono in discesa (ma rimango una schiappa) è notevole, così come la frenata, decisa e modulabile. Tutto il sistema (con camere d’aria) viene a pesare circa 4 etti in più, ma onestamente preferisco scendere sicuro che salire con la sensazione placebo di essere più leggero. Le
ruote in carbonio Ultrafast 40 in dotazione alla X7, che inizialmente volevo vendere, a poco a poco mi hanno conquistato. Sentono il vento sicuramente meno delle F0 che avevo sulla Infinito. Veniamo all’estetica: a me le Pinarello non piacevano sulla carta, fino a quando in un negozio del varesotto ben fornito non le ho potute vedere e confrontare da vicino con le varie Colnago e altre dalle linee classiche e conformiste.