Eccomi, sopravvissuto ai 2 giorni... fossero stati 3 come da programma chissà se sarei ancor vivo. Complimenti a tutti voi: nessuno che in quasi 200 km ha avuto un minimo segno di cedimento, tutti a lottare su ogni salita: alla fine ero demoralizzato anch'io per la fatica che facevo a tener quelle andature. Fabio poi, secondo me è un extraterrestre: non fatica mai e in salita è sempre davanti. In tutto il giorno ha mangiato i soliti 3 biscotti, alla fine diceva di non andare più per la fame. Impietosito gli ho dato un morso di una merendina, saranno stati 10 g; non l'avessi mai fatto, si è ripreso e sembrava appena uscito di casa!! E pensare che io, con uno zaino pieno di cibo sono andato a un passo dalla crisi di fame.
E che dire di Paciuli: il giro era di 4500 m di dislivello, noi ne avremo fatto chi 4550, chi 4600 tornando indietro ogni tanto sui passi per sciogliere un po' le gambe; lui ne avrà fatti almeno 7000 perché ogni volta tornava km e km indietro... Anche lui in tutto il giorno 4 fettine di pan carré con un po' di marmellata!!!!!!!
Capitolo Giancarla: sempre a piangere miseria e sempre a pedalare instancabilmente. Non so chi di noi con la febbre avrebbe rinunciato a stare a letto per imbarcarsi in un giro così. E poi guarda che facevamo (cioè facevano) i furbi in salita solo perché c'era la scusa di fermarsi a riposare in cima, altrimenti non credo proprio che il ritmo sarebbe stato lo stesso.
Due parole sul giro di ieri. Partenza poco dopo le 9 da Carmagnola, arriva la notizia dalla sorella di Giancarla che a Demonte sta nevicando: sarebbe stato impensabile avventurarsi lassù. Partiamo in direzione delle Langhe, un dedalo di strade, bivi e salite che non riuscirò mai a decifrare. Fortunatamente ho la guida personale che, nonostante la febbre, pedala come se niente fosse e insiste per accompagnarmi almeno per 60 km (che vuol dire che ne farà 120)!!! Ho la bici carica come se dovessi stare via un mese, alla faccia della grammomania. La prima parte di strada scorre tranquilla, a Dogliani ci salutiamo, salgo verso Murazzano e le gambe non rispondono più come vorrei: son 600 m di dislivello, forse meno, intervallati da una serie odiosa di falsopiani e discese. La mia velocità è ridicola, provo a mangiare ma non serve. A Millesimo mi riprendo un po', scendo finalmente a Savona, quindi l'Aurelia. In totale circa 160 km, ma la crisi che ho avuto a metà giro non mi va giù, devo fare ancora qualcosa per rimediare: ingoio un boccone, aspetto il tramonto e parto a piedi verso Punta Martin con la lampada frontale. Bellissimo! Cammino 3 ore, le ultime 2 sotto la luna piena... oggi penso che mi riposerò.....