Oggi gara, medio fondo Nibali. 40km di salita, preceduti da un cicloturistico di 20 km e poi altri 35 di discesa ed i restanti 20 in pianura.
Scollino con i migliori e quando ci separiamo dalla GF avevo 2h05 a 272NP, non regolari in quanti tra rampe e scatti la differenza con la Pmed era di 20W (nemmeno tantissimo direi). La mia FTP è 290W quindi son salito in z4b riferendomi alla FTP, zona non allenata per nulla negli ultimi 2 mesi visto che causa caldo non ho fatto grandi salite e comunque ho...ehm...polarizzato.
Restiamo in 6 dopo 10 km di discesa. Un'altra rampa e finisco per terra con crampi ad entrambe le cosce, ma a sinistra in modo assurdo e doloroso. Il sartorio mi è rimasto contratto per 2 minuti.
Ovviamente ritirato, con delusione mostruosa e sconforto totale visti che potevo giocarmi il podio assoluto e la vittoria di categoria (non c'era nessun M2 con noi!).
Premetto che soffro spesso di crampi, specie in gare con cambi di ritmo. Ma così mai! Ora mi sorge il grande dilemma, che visto che non ho allenato quelle zone di ritmo e specialmente quelle cadenze si sia ulteriormente esacerbato il problema.
Quindi si ritorna alla problematica specificità. Non sarebbe stato meglio verificare il possibile modello prestativo di gara e lavorare in forma specifica?
Visto che anche io vengo dell'atletica leggera, atleta ma anche tecnico specialista (III livello federale) quando allenando 800iste donne da 2'04" o fondisti da 29' nei 10000m e 1h04' nella mezza maratona, ci basavamo sul modello funzionale di gara, sia per fare i test da campo che da laboratorio che per strutturare il piano annuale di allenamento.
Anche perché non allenare l'intensità di gara è un grave errore non solo per questioni bioenergetiche ma anche per regioni di efficienza del gesto atletico. In atletica leggerà questo si evince ancora di più che nel ciclismo su strada (in. Pista invece no), ma il costo energetico è fortemente correlato con la prestazione sportiva, specie se di endurance. Difficile da migliorare ma possibile, ed a parte che con esercizi ed accorgimenti tecnici Esso migliora effettuando tante, tantissime volte il gesto sportivo alle velocità (intensità) e condizioni di gara. Ed è dimostrato (ricerche numerosissime del prof. Dal Monte e prof. Faina - conosciuti personalmente) che se non si allenano i ritmi gara l'efficienza migliora solo ai ritmi in cui ci si allena.
Insomma, a me sto polarizzato inizia a starmi sulle balle. Zone troppo amore che creano enorme confusione ed impossibilità di avere un quadro complessivo di ciò che si fa.
Piuttosto trovo più coerente, ma festivamente inutile per chi prepara GF lunghe come me, gli ilevels proposti da Coggan e secondi i quali è stato implementato il nuovo WKO+: 9 zone, quelle sotto z5, quindi sotto CP, vanno a percentuale di FTP (inserendo anche la zona SST che ha un preciso significato, anche fisiologico), mentre tutto ciò che è sopra z5, inserendo anche FRC (analogo al W' o AWC) non va a percentuale bensì a tempo di esaurimento sulla scorta dei kJ disponili quali riserva anaerobica (in realtà WKO+ credo tenga conto dell'utilizzo simultaneo dei sistemi energetici, ossia non è che sopra z4 si va solo di anaerobico).
Infine, il Mimmo vintage mio collega, ha perfettamente ragione. L'allenamento a ritmo medio logora senza nemmeno accorgersene e quanto si hanno le prime avvisaglie si è già cotti a puntino.
Ciononostante mica per questo motivo non si fa il medio, piuttosto lo si inserisce in un contesto di allenamento programmato nel lungo periodo, quando serve, come serve ed a chi serve.
Analogo per z3. Tanto è vero che il mio coach me la fa fare quasi ogni giorno, ma per durare minime, mai oltre i 30' nonostante io riesca ad andare in piano anche per 3h in z3 (c'ho provato quindi ho verificato).
Probabilmente si dovrebbe discutere più di metodologia di allenamento piuttosto che di polarizzato, la cui efficacia è realmente tutta da dimostrare. Polarizzato che se non erro è praticato da Ferrari da moltissimi anni (o per lo meno lui allena utilizzando solo 3 zone). Grappe, invece, che mi sembra molto avanti come coach utilizza zone tutte sue ma mica 3, se non ricordo male sono 8 o 9...
Andiamo avanti...credo che prossima stagione lavorerò, sempre seguito dal mio coach, in modo classico. Altro che polarizzato puro [emoji19][emoji19][emoji19]
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probabilmente la consapevolezza di andar molto bene ti ha dato la voglia e l'entusiasmo di spingere quel tanto di più che però poi hai pagato. Non importa la strada è quella giusta e il risultato prima o poi arriva
anche io ho sbaragliato un po' di record personali oggi, pensa se avessi fatto polarizzato da novembre dell'anno scorso :asd:
Scherzi a parte quando si arriva così, in crescendo (in ogni aspetto) e carico a metà settembre è indice che la strada è giusta e bisogna continuare