Aumentare i Watt dopo i 50 anni

EMAC

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Trek Emonda
Il calo è evidente dopo i 50 anni ..calo che si manifesta nella necessità di maggior recupero e evidente degrado muscolare (sarcomenia) che comincia ad affacciarsi ovvero muscoli non più tonico e reattivi
A mio modo di vedere si combatte, l'età, con tanta palestra tanta e variegata alimentazione e integrazione (specialmente) tanti esercizi non solo in bici e soprattutto tanta presa di coscienza che si traduce nell' accettare che purtroppo ci si invecchia ma allp stesso tempo non mollare mai adeguando si i ritmi sportivi e non
A me e' successo il contrario, probabilmente complice anche una malattia reumatica , ho perso tantissimo come parte aerobica/cardiaca e nulla a livello muscolare, anzi penso di avere aumentato la massa.
 

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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secondo me ci sono variabili che possono portare a migliorare anche dopo i 50, per esempio un drastico aumento del volume di allenamento, più tempo da dedicare al sonno e al recupero e ovviamente(purtroppo) il fattore doping(ematico)
Chiaro che c’è un incomprensione di fondo sui termini: migliorare le singole prestazioni è sempre possibile, ma fisiologicamente a parità di allenamento e condizione, l’età anagrafica porta un peggioramento.
La frase “a 50 anni continuo a migliorare” è vera e falsa nello stesso tempo, perché è solo un lato della medaglia.

Un aumento drastico del volume di allenamento porta miglioramenti, è indubbio. Ma la cosa più vera è che in realtà il volume precedente era insufficiente o talmente minimo da non fare in tempo ad incidere sulle prestazioni. Ad esempio se uno si allena 1 giorno su 7, sarà sicuramente abbastanza riposato, ma mai decisamente allenato.
 
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Contano i risultati e non le parole o le teorie, nel mio caso e sono più di 20 anni che mi alleno giorno dopo giorno sempre al massimo delle possibilità e sto ancora migliorando. Ho fatto anni e anni a 120 km a settimana di corsa e ora che non corro più faccio almeno 13000 km in bici (rulli e outdoor). Non ho fatto aumenti di volume,forse più intensità. Quest anno attualmente sono a 9000
 
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Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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Contano i risultati e non le parole o le teorie, nel mio caso e sono più di 20 anni che mi alleno giorno dopo giorno sempre al massimo delle possibilità e sto ancora migliorando. Ho fatto anni e anni a 120 km a settimana di corsa e ora che non corro più faccio almeno 13000 km in bici (rulli e outdoor). Non ho fatto aumenti di volume,forse più intensità. Quest anno attualmente sono a 9000
Guarda, io parlo solo di fatti.

Ho tutto registrato dal 2006 con tempi delle salite etc. dal 2012 tutto su Strava, dal 2019 con il misuratore di potenza.

Dal 2010 non ho mai fatto meno di 12.000 km l’anno, e di solito staziono tra i 13.000 e 15.000, quindi volume ce n’è, e anche tutto il resto.

A 55 anni non riesco più a fare i tempi sulle salite che facevo prima, ma non lo scorso anno o sei mesi fa: ho tanti dati da confrontare.

A me questi paiono dati più che oggettivi, con tutte le variabili del caso, lavoro, famiglia, lutti etc. Che sono cose che capitano a tutti.

Poi certo se mi dici che se arrivassi a 20.000-25.000 km l’anno probabilmente migliorerei, oggettivamente non potrei darti credito ma neanche torto: sarebbe da vedere. Ma a quel punto la mia frase non sarebbe: ho 58 anni e continuo a migliorare, ma ho aumentato di 10.000 km circa il tempo per la bici, e ciò mi ha fatto migliorare.
 

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Vedrò col tempo, anche io ho dati dal 2000 (agende ), magari fra 5 anni sarà così anche per me ma per ora me la gioco. C'è da dire che io faccio pochi lunghi e solo in estate visto che vivo in quota e faccio solo intensità e allenamenti di scarico, i rulli mi tengono in forma tutto l anno.
 

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Guarda, io parlo solo di fatti.

Ho tutto registrato dal 2006 con tempi delle salite etc. dal 2012 tutto su Strava, dal 2019 con il misuratore di potenza.

Dal 2010 non ho mai fatto meno di 12.000 km l’anno, e di solito staziono tra i 13.000 e 15.000, quindi volume ce n’è, e anche tutto il resto.

A 55 anni non riesco più a fare i tempi sulle salite che facevo prima, ma non lo scorso anno o sei mesi fa: ho tanti dati da confrontare.

A me questi paiono dati più che oggettivi, con tutte le variabili del caso, lavoro, famiglia, lutti etc. Che sono cose che capitano a tutti.

Poi certo se mi dici che se arrivassi a 20.000-25.000 km l’anno probabilmente migliorerei, oggettivamente non potrei darti credito ma neanche torto: sarebbe da vedere. Ma a quel punto la mia frase non sarebbe: ho 58 anni e continuo a migliorare, ma ho aumentato di 10.000 km circa il tempo per la bici, e ciò mi ha fatto migliorare.
E provare a cambiare qualcosa adattandosi alla nuova condizione? Meno allenamenti ma più brutali, per esempio ?
 

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Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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E provare a cambiare qualcosa adattandosi alla nuova condizione? Meno allenamenti ma più brutali, per esempio ?
Eh se cambiassi qualcosa poi i dati diventano meno confrontabili, a mio avviso. Ma questa resta teoria: la realtà è che il tempo per gli allenamenti è quello, le uscite brevi le faccio tirate o con intervalli tirati. I lunghi li faccio cercando di fare le salite tra l’85 ed il 90% dell’ftp o anche meno se c’è molto caldo.

In mezzo ci metto che ho ripreso a correre a piedi cosa che ho fatto per il periodo 2014-2018 e questo non aiuta ad avere un colpo di pedale fluido in salita, perché la muscolatura è diversa e le gambe perdono brillantezza.

Poi c’è la vita privata, ora incasinata veramente tanto, che è impossibile prendersi un impegno e fare una programmazione.

In più fare cose brutali a 55 anni è molto più difficile. Anche se so che potrebbe creare cambiamenti che potrei apprezzare.
 
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Eh se cambiassi qualcosa poi i dati diventano meno confrontabili, a mio avviso. Ma questa resta teoria: la realtà è che il tempo per gli allenamenti è quello, le uscite brevi le faccio tirate o con intervalli tirati. I lunghi li faccio cercando di fare le salite tra l’85 ed il 90% dell’ftp o anche meno se c’è molto caldo.

In mezzo ci metto che ho ripreso a correre a piedi cosa che ho fatto per il periodo 2014-2018 e questo non aiuta ad avere un colpo di pedale fluido in salita, perché la muscolatura è diversa e le gambe perdono brillantezza.

Poi c’è la vita privata, ora incasinata veramente tanto, che è impossibile prendersi un impegno e fare una programmazione.

In più fare cose brutali a 55 anni è molto più difficile. Anche se so che potrebbe creare cambiamenti che potrei apprezzare.
A 55 anni mantenere costanti 13/15000 km ogni anno e' gia' un bel risultato che dovrebbe rendere soddisfatti senza cercare altro. Bisogna innanzitutto essere fortunati e non avere sfighe o malanni fisici, che se guardo alla gente con cui sono uscito in trent'anni di bici , non sono cosi' rari. Sono pochi quelli che conosco che passati i 50 hanno mantenuto i volumi e le prestazioni di prima.
 

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Maglia Amarillo
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A 55 anni mantenere costanti 13/15000 km ogni anno e' gia' un bel risultato che dovrebbe rendere soddisfatti senza cercare altro. Bisogna innanzitutto essere fortunati e non avere sfighe o malanni fisici, che se guardo alla gente con cui sono uscito in trent'anni di bici , non sono cosi' rari. Sono pochi quelli che conosco che passati i 50 hanno mantenuto i volumi e le prestazioni di prima.
Sante parole! I malanni fisici sono diversi ora, più difficile recuperarli, più difficile tornare all’efficienza di prima, in più gli incidenti: se capita la sfortuna di avere un incidente in bici è un terno al lotto, oltre a mio fratello che non tornerà più a pedalare e ha problemi, ho amici che sono stati in coma e non si sono più ripresi del tutto. Alcuni non sono più autonomi nella vita reale.

Da parte mia ho un ginocchio malandato per una distorsione avuta anni fa, e devo correre a piedi con una ginocchiera, che in certi periodi devo usare anche in bici perché se no tende a gonfiarsi nel post.

Ma in generale è diverso l’approccio: il mio primo pensiero ormai va al tempo, perché le priorità in famiglia sono altre al momento e condizionano tutto il resto, e di conseguenza il secondo pensiero è restare in salute, non farsi male, non avere incidenti (nonostante vada a lavorare in bici per 20-25 km), perché ci sono persone che dipendono da me e questa cosa non cambierà nel breve, forse non cambierà mai.

In tutto questo, e con tutto il rispetto per chi ha metodo, fa allenamenti mirati, etc., a me fa sorridere solo l’idea di mettermi lì a fare ripetute o altro. La mia filosofia ora è molto basica: quando ho tempo mettere il culo sulla bici e starci il più possibile in relazione agli impegni e soprattutto riuscire a tornare a casa tutto intero!
 

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Chiaro che c’è un incomprensione di fondo sui termini: migliorare le singole prestazioni è sempre possibile, ma fisiologicamente a parità di allenamento e condizione, l’età anagrafica porta un peggioramento.
La frase “a 50 anni continuo a migliorare” è vera e falsa nello stesso tempo, perché è solo un lato della medaglia.

Un aumento drastico del volume di allenamento porta miglioramenti, è indubbio. Ma la cosa più vera è che in realtà il volume precedente era insufficiente o talmente minimo da non fare in tempo ad incidere sulle prestazioni. Ad esempio se uno si allena 1 giorno su 7, sarà sicuramente abbastanza riposato, ma mai decisamente allenato.
no nessuna incomprensione anzi, stiamo dicendo la stessa cosa. Dato che la prestazione di un medesimo fisico non può essere la stessa a 30 e a 50 anni, se si vogliono ottenere miglioramenti bisogna cambiare qualcosa dal punto di vista dell'allenamento o dell'integrazione
 
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sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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Troppe troppe variabili pre confrontare le prestazioni a 30 e a 55 cioe se non si gareggia più gia quello vuol dire.meno voglia meno stimoli (tutto leggitimo) se uno fa il confronto con i volumi ...magari a 30 anni avevi più grilli per la testa uscivi la sera non programmavi bene stavi costruendo lavoro e famiglia ...ora 55 sei più metodico hai più tempo e soprattutto si va più piano e così riesci a fare più km
Il singolo segmento anche lì uni miliardo di variabili magari a. 30 anni quel segmento ci arrivavi dopo 2 h intense oggi invece è il tuo traguardo di giornata .
Anche io stranamente tanti segmenti riesco a migliorarli altri li sfioro altri invece niente non riesco proprio a vederli .
Genericamente uno può essere anche portato a tenere ad alti livelli ma forse non si era espresso al massimo prima perché è indubbio è fisiologico che ci sono tanti valori che descrescono .
Ma poi alla fine la domanda è ...sono più i rimpianti o i rimorsi?
 

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Maglia Amarillo
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no nessuna incomprensione anzi, stiamo dicendo la stessa cosa. Dato che la prestazione di un medesimo fisico non può essere la stessa a 30 e a 50 anni, se si vogliono ottenere miglioramenti bisogna cambiare qualcosa dal punto di vista dell'allenamento o dell'integrazione
Anche lì con grossi limiti, però, perché se è vero che per un amatore riuscire a fare un allenamento mirato con volumi ed intensità calibrate, cambia veramente il passo, dall’altro lato la parte alimentazione/integrazione è stato dimostrato che per il nostro livello dà veramente marginal gains. Poi chiaro se parliamo di alimentazione in relazione al dimagrimento è un altro paio di maniche: se perdi 10 kg di troppo, anche se la tua ftp si abbassa di poco per l’età, avrai sicuramente dei vantaggi!
 

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Maglia Amarillo
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Troppe troppe variabili pre confrontare le prestazioni a 30 e a 55 cioe se non si gareggia più gia quello vuol dire.meno voglia meno stimoli (tutto leggitimo) se uno fa il confronto con i volumi ...magari a 30 anni avevi più grilli per la testa uscivi la sera non programmavi bene stavi costruendo lavoro e famiglia ...ora 55 sei più metodico hai più tempo e soprattutto si va più piano e così riesci a fare più km
Il singolo segmento anche lì uni miliardo di variabili magari a. 30 anni quel segmento ci arrivavi dopo 2 h intense oggi invece è il tuo traguardo di giornata .
Anche io stranamente tanti segmenti riesco a migliorarli altri li sfioro altri invece niente non riesco proprio a vederli .
Genericamente uno può essere anche portato a tenere ad alti livelli ma forse non si era espresso al massimo prima perché è indubbio è fisiologico che ci sono tanti valori che descrescono .
Ma poi alla fine la domanda è ...sono più i rimpianti o i rimorsi?
L’hai buttata sul filosofico ;-)

Rimpianti ce ne sono sempre nella vita: quando arrivi alla nostra età ed hai la visione completa del prima e del presente, è facile e anche giusto dire: farei diversamente in certi casi!

A livello sportivo però se uno è onesto con se stesso e sa del proprio potenziale o non potenziale, può tranquillamente evitare ogni rimpianto e accettare ciò che si è.

Ad esempio io tra i 16 e 18 anni ero un ottimo velocista in pista, con ottimi tempi e qualche successo anche a livello regionale. Il rammarico potrebbe essere non aver dato seguito. Per la bici invece nessun rimpianto: non ero portato per gli sport di resistenza e tutto ciò che riesco a fare è per me comunque un successo, anche se so che chi va forte ha un altro passo che anche da giovane non avrei potuto eguagliare.
 
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Da parte mia ho un ginocchio malandato per una distorsione avuta anni fa, e devo correre a piedi con una ginocchiera, che in certi periodi devo usare anche in bici perché se no tende a gonfiarsi nel post.

Ma in generale è diverso l’approccio: il mio primo pensiero ormai va al tempo, perché le priorità in famiglia sono altre al momento e condizionano tutto il resto, e di conseguenza il secondo pensiero è restare in salute, non farsi male, non avere incidenti (nonostante vada a lavorare in bici per 20-25 km), perché ci sono persone che dipendono da me e questa cosa non cambierà nel breve, forse non cambierà mai.

In tutto questo, e con tutto il rispetto per chi ha metodo, fa allenamenti mirati, etc., a me fa sorridere solo l’idea di mettermi lì a fare ripetute o altro. La mia filosofia ora è molto basica: quando ho tempo mettere il culo sulla bici e starci il più possibile in relazione agli impegni e soprattutto riuscire a tornare a casa tutto intero!
Io fino al 2019 facevo 12/14,000 km/anno e mi divertivo a tirarmi il collo con gli amici e non ero mai contento perche' mi sembrava sempre di andare pianissimo, non capendo che erano loro ad andare forte. Poi nel 2019 all'improvviso sono stato male e sono passato a quasi non riuscire a camminare ed ho ripreso con i rulli dopo 10 mesi e alla fine mio figlio ha dovuto sganciare la bici perche' riuscissi a scendere. Ora vado via 4 volte la settimana pero' i miei giri sono massimo di 2 ore ,guardando Strava ho perso almeno 100w sui 30 minuti e messo su 5 kg, quindi la differenza e' abissale. Ogni tanto ho la voglia/pretesa di ritornare vicino ai valori di 5 anni fa, restando deluso ogni volta e mio figlio che esce con me mi dice che sono un pirla e devo essere piu' che contento di quello che ho adesso. Ha assolutamente ragione, ma la bici secondo me e' uno sport che ti prende in una maniera tale da pretendere sempre di piu' , molte volte in maniera insensata, come quando si vole ad esempio andare forte in salita quando fisicamente si e' negati .
 
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Anche lì con grossi limiti, però, perché se è vero che per un amatore riuscire a fare un allenamento mirato con volumi ed intensità calibrate, cambia veramente il passo, dall’altro lato la parte alimentazione/integrazione è stato dimostrato che per il nostro livello dà veramente marginal gains. Poi chiaro se parliamo di alimentazione in relazione al dimagrimento è un altro paio di maniche: se perdi 10 kg di troppo, anche se la tua ftp si abbassa di poco per l’età, avrai sicuramente dei vantaggi!
Mah....che l'integrazione non aiuti tangibilmente ho i miei dubbi unitamente anche al fatto che iletabolismo dei 20 30 anni non è quello dei 50 60 e di que.bisogna sempre più andare precisi e puntare diciamo così al "principio attivo" più importante ed efficace.
 

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Tuo figlio è saggio, ed il suo punto di vista è di chi ha visto le tue difficoltà e problemi, fa un confronto e vede del buono anche in ciò che è perduto.

Per te può essere un punto di partenza, per essere contento non devi per forza accontentarti. Se hai tempo, forze e pazienza, non tornerai ai tuoi valori fino al 2019, ma questo non vuol dire che non puoi andare oltre i valori che hai ora. Solo non devi avere fretta, per esperienza potrebbero volerci anni, ma potresti veramente non tornare a come eri, ma almeno non essere più come sei ora. Non è poco: quando e se sara il caso di accontentarsi , lo scoprirai solo dopo esserti messo in gioco.
 
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quanto incide secondo voi il discorso gare sulla prestazione? cioè molti di voi dopo aver smesso o sospeso per un periodo di correre hanno notato cali di prestazione?
io personalmente non l'ho vista questa differenza, l'unica cosa sono gli stimoli che sono maggiori ed è l'unico aspetto che mi fa desistere dallo smettere di fare gare (per ora..)