Sante parole! I malanni fisici sono diversi ora, più difficile recuperarli, più difficile tornare all’efficienza di prima, in più gli incidenti: se capita la sfortuna di avere un incidente in bici è un terno al lotto, oltre a mio fratello che non tornerà più a pedalare e ha problemi, ho amici che sono stati in coma e non si sono più ripresi del tutto. Alcuni non sono più autonomi nella vita reale.
Da parte mia ho un ginocchio malandato per una distorsione avuta anni fa, e devo correre a piedi con una ginocchiera, che in certi periodi devo usare anche in bici perché se no tende a gonfiarsi nel post.
Ma in generale è diverso l’approccio: il mio primo pensiero ormai va al tempo, perché le priorità in famiglia sono altre al momento e condizionano tutto il resto, e di conseguenza il secondo pensiero è restare in salute, non farsi male, non avere incidenti (nonostante vada a lavorare in bici per 20-25 km), perché ci sono persone che dipendono da me e questa cosa non cambierà nel breve, forse non cambierà mai.
In tutto questo, e con tutto il rispetto per chi ha metodo, fa allenamenti mirati, etc., a me fa sorridere solo l’idea di mettermi lì a fare ripetute o altro. La mia filosofia ora è molto basica: quando ho tempo mettere il culo sulla bici e starci il più possibile in relazione agli impegni e soprattutto riuscire a tornare a casa tutto intero!