Se viene indicato "reso gratuito" puoi pretendere la restituzione
Si accetta il reso, ma non gratuitamente, una parte delle spese è a carico dell'acquirente, circa x%.Se viene indicato "reso gratuito" puoi pretendere la restituzione
Così sarebbe un poco meglio.
a me non è mai successo che si tenessero qualche euro quando ho fatto i resi
Ciao, è arrivata una mail da aliexpress, immagino non solo a me, in cui viene consigliato di scegliere DPD come vettore per gli ordini oltre i 150 dollari, ovviamente per evitare di pagare l'Iva sugli acquisti che, se verrà applicata la norma, dal 1 Luglio verrà fatta pagare su tutti i pacchi che transiteranno in dogana, non più "ad cazzum" come succede ora.
Quello che non capisco è una cosa: è veramente pensabile che dal 1/7 per TUTTI i pacchi che passeranno dalla dogana verrà fatta pagare l'Iva? Ma soprattutto Iva su che cifra? Quella dichiarata sul pacco o per ogni pacco verrà aperta la procedura, come succede ora a spot, per cui verranno richiesti i dati dell'acquisto all'acquirente per avere un valore reale e realistico su cui applicare l'Iva? Anche se, da quel che ho capito, sarà il venditore a dover pagare l'Iva mi sembra un sistema ingestibile a meno di applicarla sul valore dichiarato dal venditore stesso, che a questo punto ha però senso tanto quanto il sistema "ad cazzum" precedente.
Qualcuno ha qualche informazione in più di me? E soprattutto, siamo sicuri che valga la pena usare DPD, col relativo costo aggiuntivo, per merce non soggetta a dazi ma solo a Iva per valori di 150/200 dollari, considerato che magari il venditore dichiara 20 dollari di valore sul pacco e, una volta pagata l'Iva sui 20 dollari, quel pacco se non pesante o voluminoso probabilmente passerà senza ulteriori intoppi proprio come ha fatto fino ad ora?
Quello che non capisco è una cosa: è veramente pensabile che dal 1/7 per TUTTI i pacchi che passeranno dalla dogana verrà fatta pagare l'Iva? Ma soprattutto Iva su che cifra? Quella dichiarata sul pacco o per ogni pacco verrà aperta la procedura, come succede ora a spot, per cui verranno richiesti i dati dell'acquisto all'acquirente per avere un valore reale e realistico su cui applicare l'Iva? Anche se, da quel che ho capito, sarà il venditore a dover pagare l'Iva mi sembra un sistema ingestibile a meno di applicarla sul valore dichiarato dal venditore stesso, che a questo punto ha però senso tanto quanto il sistema "ad cazzum" precedente.
Qualcuno ha qualche informazione in più di me? E soprattutto, siamo sicuri che valga la pena usare DPD, col relativo costo aggiuntivo, per merce non soggetta a dazi ma solo a Iva per valori di 150/200 dollari, considerato che magari il venditore dichiara 20 dollari di valore sul pacco e, una volta pagata l'Iva sui 20 dollari, quel pacco se non pesante o voluminoso probabilmente passerà senza ulteriori intoppi proprio come ha fatto fino ad ora?
umbi52
Apprendista Passista
- 5 Gennaio 2009
- 962
- 496
- Bici
- Canyon ultimate cf slx, titanio Rewel, Colnago V3RS disc, titanio xacd per i rulli
Se vai nella discussione "Acquisto su aliexpress" troverai un mio intervento di qualche giorno fa, dove ho citato un avviso pervenuto da Aliexpress che, tra l'altro, recita:
Avviso
Ai sensi della normativa fiscale dell'Unione Europea (abbreviata "UE" di seguito), a partire dalle 23:00 del 30 giugno 2021, AliExpress è obbligata a riscuotere l'IVA del paese di destinazione dell'UE, per gli acquisti effettuati tramite il marketplace in determinate circostanze.
Quindi l'Iva verrà riscossa dal venditore o, meglio, dalla piattaforma.
Vedo pertanto difficile che sul pacco delle spedizioni che transitano dalla dogana il venditore dichiari un valore inferiore rispetto a quello pagato.
L'odierno avviso è incentrato sui dazi, più che sull'Iva, e tratta di acquisti di importo superiore a 150 dollari, anche se in realtà il limite per l'applicazione dovrebbe essere di 150 euro.
Sicuramente dopo il 30 giugno ci saranno molti cambiamenti ed al momento è difficile poterli prevedere compiutamente.
Nessuno sa come andranno le cose, nemmeno le Dogane. Direi, più semplicemente, che si stanno facendo mosse di posizionamento legislativo, nella prospettiva di una guerra commerciale tra Europa e Cina. Ne sia eloquente passaggio, le recenti uscite di Draghi e della commissione UE verso gli USA e velatamente contro la Cina, con un atteggiamento politico che cambia completamente rotta rispetto agli orientamenti dei governi Conte.
Se ci pensate bene, gli strumenti per una guerra commerciale combattuta sulle dogane a suon di dazi e IVA ci sono già, ma tutti noi sappiamo che finora ci è andata di lusso, certamente in forze di un deciso orientamento governativo verso le varie Vie della Seta che si andavano costruendo verso la Cina. E ora? Boh!
Secondo me creare intoppi ingestibili in dogana con tempi biblici di consegna e' proprio quello che vuole d' ora in poi l'UE. Se i tempi di consegna si allungano a dismisura, il consumatore ( o almeno una parte) sara' propenso ad acquistare in Europa...
Poi da profano totale ditemi se mi sfugge qualcosa...
Poi da profano totale ditemi se mi sfugge qualcosa...
Posso capire il discorso parlando di vendita a privati (es. Aliexpress a noi), ma sarebbe interessante capire la normativa in caso di vendita a una partita IVA perchè se poi cresce il mercato di grossisti che importano dalla Cina avrai sì del gettito fiscale che prima non c'era, ma non avvantaggi comunque il produttore locale che comunque non può essere concorrenziale, non metti in difficoltà il produttore cinese che anzi non avrà bisogno di piattaforme come aliexpress ma potrà vendere su alibaba con meno difficoltà, e il guadagno che avrai lo prenderai direttamente dalle tasche del consumatore finale europeo, e non del cinese che produce.
Poi sono ignorante in materia e spero che mi sfugga qualcosa, ma a me sembrerebbe questa la fine della storia.
Tenendo nel carrello un pezzo che si è già acquistato o di cui si segue il prezzo da oggi a fine mese si potrà conoscere l'evolversi della situazione in tempo reale perlomeno per il costo iniziale
Sto ultimando le pratiche per ottenere un cerchio in garanzia e ho chiesto informazioni al rivenditore se è a conoscenza di questa novità, mi ha risposto dicendomi di stare tranquillo che riceverò il cerchio senza pagare nessun dazio/tassa.
Comunque si tratta dell'applicazione delle nuove disposizioni comunitarie, vedi qui.
Non è del tutto vero che non avvantaggi la produzione locale (che cmq resterà sempre penalizzata dalla miriade di balzelli vessatori che si ripercuotono per forza di cose sul costo finale) perchè ci sarà l'aggravio di costo da parte dell'aquirente finale dovuto all'iva e antidumping certi.. perchè è chi vende che li dovrà pretendere.
Un modo come un altro per tappare la falla.. ma poi bisognerà vedere come e chi correrà ai ripari cercando il modo di eludere.. che purtroppo lo si trova quasi sempre.
Non è così semplice né scontato. Il mondo, ormai piccolo, non può disfarsi con un colpo di dazi della super potenza Cina. La Cina ha in mano il debito commerciale di quasi tutto il mondo, in valute pregiate. Non è che fai una pernacchia e quelli si mettono in un cantuccio zitti e buoni con tutti i dollari che hanno in pancia, accumulati in decenni di produzioni per altrui economie.
E' una partita, e la si sta giocando su tanti tavoli, inclusi quelli clandestini tanto cari all'italietta che s'è sempre barcamenata tra triplici alleanze e triplici intese, patti non sempre d'acciaio, ebrei e arabi, russie e americhe.
Ultima modifica:
Esatto, ripeto che sono ignorante e sicuramente mi sfugge qualcosa, ma queste nuove disposizioni mi sembrano solo un modo per aumentare i costi per l'intermediario (europeo) e/o l'utilizzatore finale (europeo), in modo da far entrare un pò di gettito fiscale finora eluso nelle casse (europee), senza però andare ad erodere il potere commerciale che deriva dalla facilità e dal basso costo delle produzioni cinesi, senza cioè andare alla radice del problema, posto che a meno di rinnegare ogni concetto del libero mercato è impossibile o molto difficile farlo
Ti sembra poco imporre il 22% di un valore commerciale (che viene chiamato IVA per un valore aggiunto mai generato) + i dazi correnti, gravati pure per alcuni prodotti da una ulteriore tassa che, guarda caso, si chiama "antidumping"? Le barriere doganali non sono "gettito", ma veri e propri muri di sbarramento. Chi li subisce non sta a guardare impotente e, di solito, ci rimettono i consumi che vengono compressi. Questo lo hanno capito tutti ormai, USA inclusi che continuano imperterriti a macinare importazioni (tranne qualche accorgimento con Trump), e l'Europa non sarà da meno, ma intanto bisogna alzare le poste di gioco prima di aprire la partita.
mi sembra poco se si parla solo di transazioni tra venditore cinese e utilizzatore finale europeo (privato senza partita Iva). Se vuoi davvero aiutare la produzione locale rendi meno conveniente importare grossi quantitativi a chi l'Iva la scarica come costo, ma è pura utopia.
Altro fatto che non sottovaluterei è che se divenisse più conveniente acquistare, ad esempio, da Amazon invece che da Aliexpress non è che l'Europa svolterebbe a livello economico, semplicemente sposterebbe dei fatturati
Non è utopia.. spesso sono accordi commerciali bilaterali, non dimentichiamo che se dillà sale la potenzialità economica qualcuno di qua vende.. magari chi si è buttato nel lusso.
E chiaro a tutti che commercialmente parlando la vecchia europa (italia compresa) se non sforna prodotti magari di nicchia ma con valore aggiunto sarà sempre fuori mercato.
Io ho preso a settembre 2019 un paio di pedali Zeray con tacchette incluse... Devo dire che non ho avuto mai alcun problema né con il pedale in sé né con le racchette... Consigliatissimi
Io li ho comprati e mi ci trovo molto bene, sto usando il kit di pedali e tacchetti compatibili ShimanoQualcuno ha acquistato pedali e tacchette su AliExpress??
Quelli simill Shimano nello specifico.... vorrei prenderli per la bici sui rulli..
Grazie