Ciclismo e fibrillazione atriale

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enricob

Apprendista Scalatore
13 Ottobre 2008
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Anche se è passato parecchio tempo, riapro il post (che avevo iniziato io qualche anno fa) perchè proprio un mese fa mi sono sottoposto ad una crioablazione per fibrillazione atriale, dopo aver avuto altre ricadute.



A giorni dovrò ritornare in sella e non nascondo di essere preoccupato di quello che succederà.

Magari qualcuno in questo forum ci è passato prima di me e vuole raccontare la sua esperienza post ablatoria dal punto di vista ciclistico.


Scopro solo ora questa discussione, avrei voluto leggerla ben prima!
Lo scorso anno a Marzo mi sono sottoposto ad una ablazione transcatetere per una tachicardia atriale incessante che ho scoperto casualmente facendo l'holter. L'aritmologo che mi visitò mi disse subito che il mio cuore stava benissimo e che potevo fare tutti gli Ironman che volevo (sono un triathleta) ma che avrei dovuto eliminare quella tachicardia. Ho fatto l'ablazione 3 giorni dopo e dopo 20 giorni sono ritornato gradualmente ad allenarmi. I primi tempi la tachicardia continuava ad affiorare ma all'improvviso i battiti sono diminuiti e nel l'holter di controllo fatto ad ottobre di notte il cuore batteva a 36bpm. Ogni tanto, se stressato o stanco, i battiti più alti ritornano ma mi sono imposto di non farci caso perché il più delle volte è una questione psicologica


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_uli_

Pedivella
10 Settembre 2014
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in titanio
Ho letto tutto il thread, scrivo qui solo per sfogare un po' della frustrazione che sento.

Ho 51 anni, un blocco di branca destro da sempre

Da un anno ho extrasistoli benigne -a riposo-, ma tante

A settembre ho fatto un holter e me ne ha contate 10000 in un giorno, ma, dal momento che mi venivano solo certi giorno o in certi momenti mi ha dato propafenone "alla bisogna"

subito dopo ho fatto un test sotto sforzo che ha confermato che appena il cuore sale scompaiono, poi un ecocardio che non ha visto sostanzialmente nulla ed una gastroscopia che ha trovato gastrite cronica.

Me la sono gestita bene cosi' fino a fine gennaio quando e' iniziato questo calvario.

La pressione è salita repentinamente da 135-85 non trattata a 170-95 ed e' stata controllata con 10 mg di amlodipina (calcio antagonista).

Quasi contemporaneamente si sono scatenate le extrasistole costringendomi a passare da 3x 150 di propafenone al giorno a 3x300, poi cambiato in 2x425 a lento rilascio ma, nonostante la terapia le extrasistole ad un successivo holter sono diventate 2000 al giorno

Ho cominciato a sentire dei dolorini al fianco sx pedalando, non al massimo dello sforzo in salita ma spesso al ritorno in pianura. Raccontato questo sintomo alla cardiologa e considerato il blocco di branca destro si è moderatamente preoccupata e mi ha ordinato una TAC cardiaca e di evitare sforzi nel frattempo.

3 settimane fa mentre facevo un giro blandissimo in pianuta ancora questa fitta che, a differenza delle volte preceneti non e' passata del tutto quando mi sono fermato. Al mattino dopo permaneva un bruciorino e, su consiglio del medico, mi sono recato al pronto soccorso per fugare anche le remote possibilità.

Mi hanno fatto gli enzimi e l'ECG e non hanno trovato nulla.

Successivamente anche la TAC risulta completamente negativa, così con il permesso del medico ho ripreso a fare qualche salitella (niente di che visto che non sono per nulla allenato e che il nervoso che mi mette tutta questa faccenda mi ha fatto allargare due buchi di cintura :cry: ).

Ed arriviamo a sabato scorso: mentre stavo facendo una salita, impegnato ma sotto soglia, vedo sul garmin che la FC ballava saltando su e giù improvvisamente. Quando ho guardato il grafico su strava ho visto i salti: in tanti anni di registrazioni mai visto nulla di simile (provo ad allegare uno screenshot).

Vuoi dire che appena tirato un sospiro di sollievo con la TAC quando pensavo di riprendere blandamente a fare cose divertenti mi è venuto un altro disturbo?

Dato che piove sempre sul bagnato, domenica, in un tratto di leggera discesa ondulata controvento di nuovo la fitta bastarda al fianco sinistro. Visto che sono un idiota e stavo approfittando di una scia, non ho rallentato e me la sono tenuta per 5 minuti. Va detto che non ero assolutamente sotto sforzo FC media del tratto 117 max 136 in pianura proprio come le altre volte, al rientro (in questo caso da un giro di 3 giorni) proprio come le altre volte. L'intensità varia con il movimento respiratorio. Quando mi sono fermato è passata ed ho pedalato, blandamente, altre 4-5 ore senza avvertire nulla. Poi durante le 3 ore del rientro in macchina il leggero bruciorino che mi aveva portato al PS solo 3 settimane fa bruciorino che permane tuttora, solo un po' diminuito.

Da lunedì, come programmato sono passato dal propafenone all'almaritm, ma le extrasistoli le sento lo stesso :cry

Scusate lo sfogo ma sono davvero depresso.
 

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CAVALLO PAZZO

Maglia Iridata
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Ho 51 anni, un blocco di branca destro da sempre

Da un anno ho extrasistoli benigne -a riposo-, ma tante

A settembre ho fatto un holter e me ne ha contate 10000 in un giorno, ma, dal momento che mi venivano solo certi giorno o in certi momenti mi ha dato propafenone "alla bisogna"

subito dopo ho fatto un test sotto sforzo che ha confermato che appena il cuore sale scompaiono, poi un ecocardio che non ha visto sostanzialmente nulla ed una gastroscopia che ha trovato gastrite cronica.

Me la sono gestita bene cosi' fino a fine gennaio quando e' iniziato questo calvario.

La pressione è salita repentinamente da 135-85 non trattata a 170-95 ed e' stata controllata con 10 mg di amlodipina (calcio antagonista).

Quasi contemporaneamente si sono scatenate le extrasistole costringendomi a passare da 3x 150 di propafenone al giorno a 3x300, poi cambiato in 2x425 a lento rilascio ma, nonostante la terapia le extrasistole ad un successivo holter sono diventate 2000 al giorno

Ho cominciato a sentire dei dolorini al fianco sx pedalando, non al massimo dello sforzo in salita ma spesso al ritorno in pianura. Raccontato questo sintomo alla cardiologa e considerato il blocco di branca destro si è moderatamente preoccupata e mi ha ordinato una TAC cardiaca e di evitare sforzi nel frattempo.

3 settimane fa mentre facevo un giro blandissimo in pianuta ancora questa fitta che, a differenza delle volte preceneti non e' passata del tutto quando mi sono fermato. Al mattino dopo permaneva un bruciorino e, su consiglio del medico, mi sono recato al pronto soccorso per fugare anche le remote possibilità.

Mi hanno fatto gli enzimi e l'ECG e non hanno trovato nulla.

Successivamente anche la TAC risulta completamente negativa, così con il permesso del medico ho ripreso a fare qualche salitella (niente di che visto che non sono per nulla allenato e che il nervoso che mi mette tutta questa faccenda mi ha fatto allargare due buchi di cintura :cry: ).

Ed arriviamo a sabato scorso: mentre stavo facendo una salita, impegnato ma sotto soglia, vedo sul garmin che la FC ballava saltando su e giù improvvisamente. Quando ho guardato il grafico su strava ho visto i salti: in tanti anni di registrazioni mai visto nulla di simile (provo ad allegare uno screenshot).

Vuoi dire che appena tirato un sospiro di sollievo con la TAC quando pensavo di riprendere blandamente a fare cose divertenti mi è venuto un altro disturbo?

Dato che piove sempre sul bagnato, domenica, in un tratto di leggera discesa ondulata controvento di nuovo la fitta bastarda al fianco sinistro. Visto che sono un idiota e stavo approfittando di una scia, non ho rallentato e me la sono tenuta per 5 minuti. Va detto che non ero assolutamente sotto sforzo FC media del tratto 117 max 136 in pianura proprio come le altre volte, al rientro (in questo caso da un giro di 3 giorni) proprio come le altre volte. L'intensità varia con il movimento respiratorio. Quando mi sono fermato è passata ed ho pedalato, blandamente, altre 4-5 ore senza avvertire nulla. Poi durante le 3 ore del rientro in macchina il leggero bruciorino che mi aveva portato al PS solo 3 settimane fa bruciorino che permane tuttora, solo un po' diminuito.

Da lunedì, come programmato sono passato dal propafenone all'almaritm, ma le extrasistoli le sento lo stesso :cry

Scusate lo sfogo ma sono davvero depresso.

Non sono un medico ho solo lavorato per 35 anni in campo farmacologico anche nell'area degli antipertensivi, le extrasistole a riposo in uno sportivo rientrano quasi nella norma, importante è che come si superano 60/70 pulsazioni a minuto scompaiono e non si ripresentano sotto sforzo.
 

_uli_

Pedivella
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le extrasistole a riposo in uno sportivo rientrano quasi nella norma, importante è che come si superano 60/70 pulsazioni a minuto scompaiono e non si ripresentano sotto sforzo.

Si questo me lo hanno detto, quelle sono un fastidio quando non vado in bici (tipo adesso, in terapia, uno due salta, uno due salta, uno due salta... :wacko:).

Quello che mi deprime è la fitta al fianco sx che non mi hanno spiegato (dice che forse potrebbe essere uno spasmo delel coronarie ma che non ci sono esami per verificarlo, e non ho manco capito, qualora lo fosse, quali implicazioni ci sarebbero per la bici) ma soprattutto quei salti repentini di FC che mi sono cominciati sabato e che mi fanno pensare a una tachicardia parossistica... oppure potrebbero essere extrasistole che *da sabato* hanno deciso di entrare anche sotto sforzo? Il garmi conta gli impulsi elettrici dubito che possa distinguere un QRS da un extrasistole.
 

CAVALLO PAZZO

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Si questo me lo hanno detto, quelle sono un fastidio quando non vado in bici (tipo adesso, in terapia, uno due salta, uno due salta, uno due salta... :wacko:).

Quello che mi deprime è la fitta al fianco sx che non mi hanno spiegato (dice che forse potrebbe essere uno spasmo delel coronarie ma che non ci sono esami per verificarlo, e non ho manco capito, qualora lo fosse, quali implicazioni ci sarebbero per la bici) ma soprattutto quei salti repentini di FC che mi sono cominciati sabato e che mi fanno pensare a una tachicardia parossistica... oppure potrebbero essere extrasistole che *da sabato* hanno deciso di entrare anche sotto sforzo? Il garmi conta gli impulsi elettrici dubito che possa distinguere un QRS da un extrasistole.
La fitta a sx potrebbe addebitarsi al colon;nonzo%
 

Gamba_tri

via col vento
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A settembre ho fatto un holter e me ne ha contate 10000 in un giorno, ma, dal momento che mi venivano solo certi giorno o in certi momenti mi ha dato propafenone "alla bisogna"

subito dopo ho fatto un test sotto sforzo che ha confermato che appena il cuore sale scompaiono, poi un ecocardio che non ha visto sostanzialmente nulla ed una gastroscopia che ha trovato gastrite cronica.

Me la sono gestita bene cosi' fino a fine gennaio quando e' iniziato questo calvario.

La pressione è salita repentinamente da 135-85 non trattata a 170-95 ed e' stata controllata con 10 mg di amlodipina (calcio antagonista).

Quasi contemporaneamente si sono scatenate le extrasistole costringendomi a passare da 3x 150 di propafenone al giorno a 3x300, poi cambiato in 2x425 a lento rilascio ma, nonostante la terapia le extrasistole ad un successivo holter sono diventate 2000 al giorno

Ho cominciato a sentire dei dolorini al fianco sx pedalando, non al massimo dello sforzo in salita ma spesso al ritorno in pianura. Raccontato questo sintomo alla cardiologa e considerato il blocco di branca destro si è moderatamente preoccupata e mi ha ordinato una TAC cardiaca e di evitare sforzi nel frattempo.

3 settimane fa mentre facevo un giro blandissimo in pianuta ancora questa fitta che, a differenza delle volte preceneti non e' passata del tutto quando mi sono fermato. Al mattino dopo permaneva un bruciorino e, su consiglio del medico, mi sono recato al pronto soccorso per fugare anche le remote possibilità.

Mi hanno fatto gli enzimi e l'ECG e non hanno trovato nulla.

Successivamente anche la TAC risulta completamente negativa, così con il permesso del medico ho ripreso a fare qualche salitella (niente di che visto che non sono per nulla allenato e che il nervoso che mi mette tutta questa faccenda mi ha fatto allargare due buchi di cintura :cry: ).

Ed arriviamo a sabato scorso: mentre stavo facendo una salita, impegnato ma sotto soglia, vedo sul garmin che la FC ballava saltando su e giù improvvisamente. Quando ho guardato il grafico su strava ho visto i salti: in tanti anni di registrazioni mai visto nulla di simile (provo ad allegare uno screenshot).

Vuoi dire che appena tirato un sospiro di sollievo con la TAC quando pensavo di riprendere blandamente a fare cose divertenti mi è venuto un altro disturbo?

Dato che piove sempre sul bagnato, domenica, in un tratto di leggera discesa ondulata controvento di nuovo la fitta bastarda al fianco sinistro. Visto che sono un idiota e stavo approfittando di una scia, non ho rallentato e me la sono tenuta per 5 minuti. Va detto che non ero assolutamente sotto sforzo FC media del tratto 117 max 136 in pianura proprio come le altre volte, al rientro (in questo caso da un giro di 3 giorni) proprio come le altre volte. L'intensità varia con il movimento respiratorio. Quando mi sono fermato è passata ed ho pedalato, blandamente, altre 4-5 ore senza avvertire nulla. Poi durante le 3 ore del rientro in macchina il leggero bruciorino che mi aveva portato al PS solo 3 settimane fa bruciorino che permane tuttora, solo un po' diminuito.

Da lunedì, come programmato sono passato dal propafenone all'almaritm, ma le extrasistoli le sento lo stesso :cry

Scusate lo sfogo ma sono davvero depresso.

Non mi azzardo a dare il minimo consiglio, ma non mi farei paranoie sugli sbalzi del Garmin semplicemente perché lo strumento, o meglio la fascia, spesso non è per niente affidabile. In questo Polar è su un altro pianeta.
 

_uli_

Pedivella
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Non mi azzardo a dare il minimo consiglio, ma non mi farei paranoie sugli sbalzi del Garmin semplicemente perché lo strumento, o meglio la fascia, spesso non è per niente affidabile. In questo Polar è su un altro pianeta.

Capisco il tuo punto di vista, pero' il tracciato e' sempre stato con variazioni "morbide" negli ultimi 4 anni, *MAI* vista una roba simile

Non mi rimane che provare qualche altra volta e capire che succede
 

painkiller92

Apprendista Velocista
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Guardando i grafici del cardio (fascia Geonaute della decathlon), in due occasioni durante questa stagione ho notato dei picchi anomali (in condizioni di sforzo estremo la massima fc che ho visto non ha mai superato i 196). Ero in situazione di sforzo minimo e sul momento non ho avvertito assolutamente nulla. Può essere il problema di cui si parla qui o solo qualche sballamento del cardio?

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msmtrt1

Maglia Gialla
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Guardando i grafici del cardio (fascia Geonaute della decathlon), in due occasioni durante questa stagione ho notato dei picchi anomali (in condizioni di sforzo estremo la massima fc che ho visto non ha mai superato i 196). Ero in situazione di sforzo minimo e sul momento non ho avvertito assolutamente nulla. Può essere il problema di cui si parla qui o solo qualche sballamento del cardio?

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Io non darei troppo peso a certi sbalzi di cardiofrequenzimetri


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Marietto64

Apprendista Velocista
14 Dicembre 2010
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3 settimane fa mentre facevo un giro blandissimo in pianuta ancora questa fitta che, a differenza delle volte preceneti non e' passata del tutto quando mi sono fermato. Al mattino dopo permaneva un bruciorino e, su consiglio del medico, mi sono recato al pronto soccorso per fugare anche le remote possibilità.

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Ed arriviamo a sabato scorso: mentre stavo facendo una salita, impegnato ma sotto soglia, vedo sul garmin che la FC ballava saltando su e giù improvvisamente. Quando ho guardato il grafico su strava ho visto i salti: in tanti anni di registrazioni mai visto nulla di simile (provo ad allegare uno screenshot).

Vuoi dire che appena tirato un sospiro di sollievo con la TAC quando pensavo di riprendere blandamente a fare cose divertenti mi è venuto un altro disturbo?

Dato che piove sempre sul bagnato, domenica, in un tratto di leggera discesa ondulata controvento di nuovo la fitta bastarda al fianco sinistro. Visto che sono un idiota e stavo approfittando di una scia, non ho rallentato e me la sono tenuta per 5 minuti. Va detto che non ero assolutamente sotto sforzo FC media del tratto 117 max 136 in pianura proprio come le altre volte, al rientro (in questo caso da un giro di 3 giorni) proprio come le altre volte. L'intensità varia con il movimento respiratorio. Quando mi sono fermato è passata ed ho pedalato, blandamente, altre 4-5 ore senza avvertire nulla. Poi durante le 3 ore del rientro in macchina il leggero bruciorino che mi aveva portato al PS solo 3 settimane fa bruciorino che permane tuttora, solo un po' diminuito.

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Scusate lo sfogo ma sono davvero depresso.
Un amico ciclista soffre di fibrillazione atriale, che controlla con anti aritmici e beta bloccanti. Però tipicamente la fibrillazione avviene a riposo e non in movimento.
Ha subito diverse cardio versioni in ospedale.
Lui però non ha sintomi sotto sforzo.
Mi dispiace della tua situazione, unico consiglio che mi sento di dare è verificare tutte le situazioni stressanti della tua vita, influiscono molto, ridurre drasticamente la caffeina e prenderti una pausa di qualche mese nella quale pensi solo alla tua salute.
In bocca al lupo.


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Maglia Gialla
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Non mi azzardo a dare il minimo consiglio, ma non mi farei paranoie sugli sbalzi del Garmin semplicemente perché lo strumento, o meglio la fascia, spesso non è per niente affidabile. In questo Polar è su un altro pianeta.



Sono d'accordo sul non dar troppo peso agli sbalzi dei catduofrequenzimetri.
Invece con fascia cardio garmin, da due anni io mi sto trovando molto bene, polar disastro totale!


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Gamba_tri

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Sono d'accordo sul non dar troppo peso agli sbalzi dei catduofrequenzimetri.
Invece con fascia cardio garmin, da due anni io mi sto trovando molto bene, polar disastro totale!


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Con la fascia run per ora anche io. Mio padre il contrario, ora con Polar niente sbalzi. Per cui degli sbalzi non mi preoccupo, a volte sballa sotto i pilastri dell'alta tensione.
 

_uli_

Pedivella
10 Settembre 2014
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Venerdì ho visto un nuovo cardiologo (aritmologo) che mi ha sostanzialmente detto che nel mio futuro ci sono sostanzialmente 2 opzioni: pilloline che abbattono la prestazione(1) o intervento di ablazione. Nel percorso che potrebbe portarmi all'ablazione mi ha prescritto una ulteriore svalangata di esami, tra cui, un holter fatto mentre vado in bici e nel successivo recupero.

Qualcuno di voi ha già fatto qualcosa di simile?

come vi siete organizzati?

problemi con il sudore per tenere appiccicato gli elettrodi?
(forse non è questo il momento climatico migliore!:bua:)

(1) che in sè, per uno "normale", non sarebbe nemmeno un problema grave, mai stato competitivo, anzi! Il mio problema però si manifesta proprio perchè ero in partenza talmente scars da essere al limite di usabilità della BdC col 34x32. Ora se la pillola mi toglie il 20% di potenza (FTP da 180-190W a 155-160 battiti e' passata a 150-160W col cuore che stenta a superare i 135 battiti :cry:) dovrei limitarmi alla pianura. E la pianura è trooopppo monotona! :bua:
 

CAVALLO PAZZO

Maglia Iridata
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Venerdì ho visto un nuovo cardiologo (aritmologo) che mi ha sostanzialmente detto che nel mio futuro ci sono sostanzialmente 2 opzioni: pilloline che abbattono la prestazione(1) o intervento di ablazione. Nel percorso che potrebbe portarmi all'ablazione mi ha prescritto una ulteriore svalangata di esami, tra cui, un holter fatto mentre vado in bici e nel successivo recupero.

Qualcuno di voi ha già fatto qualcosa di simile?

come vi siete organizzati?

problemi con il sudore per tenere appiccicato gli elettrodi?
(forse non è questo il momento climatico migliore!:bua:)

(1) che in sè, per uno "normale", non sarebbe nemmeno un problema grave, mai stato competitivo, anzi! Il mio problema però si manifesta proprio perchè ero in partenza talmente scars da essere al limite di usabilità della BdC col 34x32. Ora se la pillola mi toglie il 20% di potenza (FTP da 180-190W a 155-160 battiti e' passata a 150-160W col cuore che stenta a superare i 135 battiti :cry:) dovrei limitarmi alla pianura. E la pianura è trooopppo monotona! :bua:

Di fibrillazione atriale ne so qualcosa perché ne è affetta mia moglie, pertanto dopo decine di holter e corse al pronto soccorso, il cardiologo ha deciso di intervenire con un anticoagulante ed il betabloccante, però ora stanca degli effetti indesiderati dei due farmaci abbiamo deciso di contattare il Prof Pappone che ha già prenotato una sua visita il 30 giugno a Napoli e poi eventualmente l'ablazione che farebbe presso il centro di San Donato Milanese. Le pillole e che abbattono le prestazioni probabilmente sono i betabloccanti che non consentono al cuore di salire di battiti, generalmente a dose normale a 135 bpm non va più su, quindi un motore frenato.
Ti faccio i migliori auguri.
 
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donnie

Pignone
4 Settembre 2015
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Un saluto a tutti gli appassionati di questo bellissimo sport. Avevo già accennato in un altro topic quello che mi era successo circa 4 mesi fa ma ieri, visto che si è ripetuto lo stesso problema, ho spulciato meglio sul forum per evitare di aprire una nuova discussione e dopo aver letto tutti i post ho deciso di scrivere.
La scorsa primavera, dopo una breve salita a tutta, con frequenza cardiaca che aveva toccato i 182 battiti, scollinavo iniziando un tratto in discesa con conseguente abbassamento dei battiti, Dopo circa 200 metri, dopo aver sorseggiato un po d’acqua, notavo una sensazione strana, un “vuoto”. Gli occhi mi andavano sul cardiofrequenzimetro e notavo che i battiti salivano molto velocemente fino a toccare la punta di 210 e dopo 10/15 secondi, scendevano con altrettanta velocità intorno ai 140, e da lì in poi tutto normale.
Nel Giugno scorso, dopo un po di pianura, affrontavo una salita di circa 200/300 metri con un rapporto agile e con una cadenza di 120/125 pedalate, giusto per fare una prova. Anche in quel caso la frequenza saliva intorno ai 180 bpm e, dopo aver percoso circa 100 metri ad andatura lentissima, iniziavo il tratto in discesa. Dopo pochi metri di nuovo quella sensazione, uno sguardo al cardiofrequenzimetro, e di nuovo i battiti che salivano molto velocemente per poi attestarsi nella normalità dopo circa 10/15 secondi.
Preciso che in entrambi i casi, nell’affrontare la discesa non pedalavo.
Ieri, dopo aver percorso circa 40 km in pianura, e dopo altri 3 di leggera pendenza (questi ultimi con una media di 158/162 bpm), affrontavo una salita di circa 1 km all’ 8/9% con battiti che toccavano i 180 bpm. Mi fermavo per una trentina di secondi insieme ad altri due amici per aspettare altri ragazzi rimasti indietro e dopo aver dato uno sguardo al cardio… (135 bpm circa), iniziavo la discesa. Dopo circa 50 metri, di nuovo quella sensazione, un’occhiata al cardio.. e battiti che salivano velocemente fino a toccare i 213 bpm. In tutti e tre i casi, quella strana sensazione durava pochi secondi, ma a differenza delle altre volte, i battiti non diminuivano dopo i classici 10/15 secondi, ma continuavano a sbalzare tra i 190 e i 210 per un tratto in discesa, oltretutto senza muovere i pedali. Raggiungevo altri due ragazzi e li avvisavo che qualcosa non funzionava. Ci fermavamo e indossavo la fascia di un mio amico che aveva un polar (io garmin) e con tutte e due le fasce indossate la frequenza cardiaca combaciava su entrambi i cardio…. 205/206. Il tutto è durato circa 3 minuti, ma ripeto quella sensazione è durata sempre 5/7 secondi all’inizio e poi mi sentivo benissimo, sia nella discesa sia da fermo (spavento a parte). Decidevo quindi di sedermi per terra, dopo 10/15 secondi mi rialzavo e battiti a 106. Dopo circa 4 o 5 km ad andatura blanda, percorrevo gli ultimi 40 km in pianura abbastanza velocemente con punte di 184 bpm quando tiravo io, giusto per verificare se il problema si ripresentava, ma niente. Appena rientravo dietro agli altri, battiti nella norma.
Giovedì o Venerdì, mi rivolgerò ad un cardiologo specialista in aritmia ma nel frattempo mi chiedevo se qualcuno del forum, aveva avuto una simile esperienza, cioè alterazione della frequenza cardiaca sempre e solo nella discesa dopo una tirata in salita.
o-oo-oo-o
 

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Passista
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Olmo Link Pro
Un saluto a tutti gli appassionati di questo bellissimo sport. Avevo già accennato in un altro topic quello che mi era successo circa 4 mesi fa ma ieri, visto che si è ripetuto lo stesso problema, ho spulciato meglio sul forum per evitare di aprire una nuova discussione e dopo aver letto tutti i post ho deciso di scrivere.
La scorsa primavera, dopo una breve salita a tutta, con frequenza cardiaca che aveva toccato i 182 battiti, scollinavo iniziando un tratto in discesa con conseguente abbassamento dei battiti, Dopo circa 200 metri, dopo aver sorseggiato un po d’acqua, notavo una sensazione strana, un “vuoto”. Gli occhi mi andavano sul cardiofrequenzimetro e notavo che i battiti salivano molto velocemente fino a toccare la punta di 210 e dopo 10/15 secondi, scendevano con altrettanta velocità intorno ai 140, e da lì in poi tutto normale.
Nel Giugno scorso, dopo un po di pianura, affrontavo una salita di circa 200/300 metri con un rapporto agile e con una cadenza di 120/125 pedalate, giusto per fare una prova. Anche in quel caso la frequenza saliva intorno ai 180 bpm e, dopo aver percoso circa 100 metri ad andatura lentissima, iniziavo il tratto in discesa. Dopo pochi metri di nuovo quella sensazione, uno sguardo al cardiofrequenzimetro, e di nuovo i battiti che salivano molto velocemente per poi attestarsi nella normalità dopo circa 10/15 secondi.
Preciso che in entrambi i casi, nell’affrontare la discesa non pedalavo.
Ieri, dopo aver percorso circa 40 km in pianura, e dopo altri 3 di leggera pendenza (questi ultimi con una media di 158/162 bpm), affrontavo una salita di circa 1 km all’ 8/9% con battiti che toccavano i 180 bpm. Mi fermavo per una trentina di secondi insieme ad altri due amici per aspettare altri ragazzi rimasti indietro e dopo aver dato uno sguardo al cardio… (135 bpm circa), iniziavo la discesa. Dopo circa 50 metri, di nuovo quella sensazione, un’occhiata al cardio.. e battiti che salivano velocemente fino a toccare i 213 bpm. In tutti e tre i casi, quella strana sensazione durava pochi secondi, ma a differenza delle altre volte, i battiti non diminuivano dopo i classici 10/15 secondi, ma continuavano a sbalzare tra i 190 e i 210 per un tratto in discesa, oltretutto senza muovere i pedali. Raggiungevo altri due ragazzi e li avvisavo che qualcosa non funzionava. Ci fermavamo e indossavo la fascia di un mio amico che aveva un polar (io garmin) e con tutte e due le fasce indossate la frequenza cardiaca combaciava su entrambi i cardio…. 205/206. Il tutto è durato circa 3 minuti, ma ripeto quella sensazione è durata sempre 5/7 secondi all’inizio e poi mi sentivo benissimo, sia nella discesa sia da fermo (spavento a parte). Decidevo quindi di sedermi per terra, dopo 10/15 secondi mi rialzavo e battiti a 106. Dopo circa 4 o 5 km ad andatura blanda, percorrevo gli ultimi 40 km in pianura abbastanza velocemente con punte di 184 bpm quando tiravo io, giusto per verificare se il problema si ripresentava, ma niente. Appena rientravo dietro agli altri, battiti nella norma.
Giovedì o Venerdì, mi rivolgerò ad un cardiologo specialista in aritmia ma nel frattempo mi chiedevo se qualcuno del forum, aveva avuto una simile esperienza, cioè alterazione della frequenza cardiaca sempre e solo nella discesa dopo una tirata in salita.
o-oo-oo-o
E' successo a un mio amico dopo un periodo di sforzi intensi con molto caldo, solo che lui avendo più di 80 anni i battiti non sono scesi immediatamente a un livello accettabile. La visita cardiologica ha confermato la fibrillazione atriale ed è stato fermo per un paio di mesi e da allora prende anticoagulanti: se non ci sono problemi di ipertensione o altro te la cavi senza dover prendere altri farmaci che, proteggendo il cuore, inevitabilmente hanno lo stesso effetto di un limitatore di giri.
Comunque ci sono tanti atleti pro (anche giovanissimi tipo Carlo Janka, Karin Knapp e altri) che invece hanno fatto ricorso all'ablazione e sono tuttora attivi.
 

donnie

Pignone
4 Settembre 2015
119
16
basso ionio catanzarese
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Bici
bianchi lite alloy - cannondale supersix hi-mod red racing edition 2015
Mah...vediamo che mi dice. Sono andato a riguardare tutte le attività e i 3 episodi sono accaduti il 31 Maggio, il 1 Agosto e ieri, quindi ricordavo male. Il 31 Maggio il picco massimo è stato di 190 bpm dopo circa 200 metri che avevo iniziato la discesa, quindi non subito dopo lo scollinamento.
Il 1 Agosto picco di 209 e ieri 213.
In Agosto tanti giri con diversi metri di dislivello, mai accusato niente nonostante le temperature elevate ;nonzo%
 

dente76

Novellino
24 Giugno 2009
76
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Bici
Giant Propel SL, Specialized Epic Expert
Un saluto a tutti gli appassionati di questo bellissimo sport. Avevo già accennato in un altro topic quello che mi era successo circa 4 mesi fa ma ieri, visto che si è ripetuto lo stesso problema, ho spulciato meglio sul forum per evitare di aprire una nuova discussione e dopo aver letto tutti i post ho deciso di scrivere.

La scorsa primavera, dopo una breve salita a tutta, con frequenza cardiaca che aveva toccato i 182 battiti, scollinavo iniziando un tratto in discesa con conseguente abbassamento dei battiti, Dopo circa 200 metri, dopo aver sorseggiato un po d’acqua, notavo una sensazione strana, un “vuoto”. Gli occhi mi andavano sul cardiofrequenzimetro e notavo che i battiti salivano molto velocemente fino a toccare la punta di 210 e dopo 10/15 secondi, scendevano con altrettanta velocità intorno ai 140, e da lì in poi tutto normale.

Nel Giugno scorso, dopo un po di pianura, affrontavo una salita di circa 200/300 metri con un rapporto agile e con una cadenza di 120/125 pedalate, giusto per fare una prova. Anche in quel caso la frequenza saliva intorno ai 180 bpm e, dopo aver percoso circa 100 metri ad andatura lentissima, iniziavo il tratto in discesa. Dopo pochi metri di nuovo quella sensazione, uno sguardo al cardiofrequenzimetro, e di nuovo i battiti che salivano molto velocemente per poi attestarsi nella normalità dopo circa 10/15 secondi.

Preciso che in entrambi i casi, nell’affrontare la discesa non pedalavo.

Ieri, dopo aver percorso circa 40 km in pianura, e dopo altri 3 di leggera pendenza (questi ultimi con una media di 158/162 bpm), affrontavo una salita di circa 1 km all’ 8/9% con battiti che toccavano i 180 bpm. Mi fermavo per una trentina di secondi insieme ad altri due amici per aspettare altri ragazzi rimasti indietro e dopo aver dato uno sguardo al cardio… (135 bpm circa), iniziavo la discesa. Dopo circa 50 metri, di nuovo quella sensazione, un’occhiata al cardio.. e battiti che salivano velocemente fino a toccare i 213 bpm. In tutti e tre i casi, quella strana sensazione durava pochi secondi, ma a differenza delle altre volte, i battiti non diminuivano dopo i classici 10/15 secondi, ma continuavano a sbalzare tra i 190 e i 210 per un tratto in discesa, oltretutto senza muovere i pedali. Raggiungevo altri due ragazzi e li avvisavo che qualcosa non funzionava. Ci fermavamo e indossavo la fascia di un mio amico che aveva un polar (io garmin) e con tutte e due le fasce indossate la frequenza cardiaca combaciava su entrambi i cardio…. 205/206. Il tutto è durato circa 3 minuti, ma ripeto quella sensazione è durata sempre 5/7 secondi all’inizio e poi mi sentivo benissimo, sia nella discesa sia da fermo (spavento a parte). Decidevo quindi di sedermi per terra, dopo 10/15 secondi mi rialzavo e battiti a 106. Dopo circa 4 o 5 km ad andatura blanda, percorrevo gli ultimi 40 km in pianura abbastanza velocemente con punte di 184 bpm quando tiravo io, giusto per verificare se il problema si ripresentava, ma niente. Appena rientravo dietro agli altri, battiti nella norma.

Giovedì o Venerdì, mi rivolgerò ad un cardiologo specialista in aritmia ma nel frattempo mi chiedevo se qualcuno del forum, aveva avuto una simile esperienza, cioè alterazione della frequenza cardiaca sempre e solo nella discesa dopo una tirata in salita.

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Ciao ti riporto la mia esperienza.....soffro di tachicardie parossistiche sopraventricolari. Capita mentre faccio attività fisica (bdc, mtb, nuoto, corsa o anche a riposo) che appena mi fermo/rifiato avverto un senso di battito mancante e la frequenza sale oltre i 200, senza affanno, fiatone o sintomi strani, sento solo il cuore che sfarfalla velocemente.
Normalmente dopo pochi secondi si ferma e riprende il battito normale altrimenti faccio la manovra di valsalva (spingere come se vai in bagno) e lo fermo. Ho questa roba da 15 anni almeno, in maniera saltuaria, ho fatto Holter, ecocardio e visite varie ma mai diagnosticato nulla di grave, tutti mi hanno sempre detto che sono innocue!!!!!
Io ovviamente me lo auguro vivamente anche perché la sensazione che si prova non è delle migliori!!!
Tu potresti avere la stessa cosa......non sono un medico quindi prendi tutto con le pinze, se ti serve altro anche MP o telefono sono qua......



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EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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Bici
Trek Emonda
Ciao ti riporto la mia esperienza.....soffro di tachicardie parossistiche sopraventricolari. Capita mentre faccio attività fisica (bdc, mtb, nuoto, corsa o anche a riposo) che appena mi fermo/rifiato avverto un senso di battito mancante e la frequenza sale oltre i 200, senza affanno, fiatone o sintomi strani, sento solo il cuore che sfarfalla velocemente.
Normalmente dopo pochi secondi si ferma e riprende il battito normale altrimenti faccio la manovra di valsalva (spingere come se vai in bagno) e lo fermo. Ho questa roba da 15 anni almeno, in maniera saltuaria, ho fatto Holter, ecocardio e visite varie ma mai diagnosticato nulla di grave, tutti mi hanno sempre detto che sono innocue!!!!!
Io ovviamente me lo auguro vivamente anche perché la sensazione che si prova non è delle migliori!!!
Tu potresti avere la stessa cosa......non sono un medico quindi prendi tutto con le pinze, se ti serve altro anche MP o telefono sono qua......



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