Nota ai margini delle gare di questa prima parte di stagione: è evidente come ci sia un grande salto tra le squadre top, cioè WT più
continental emanazione delle squadre maschili (AG-Soudal, Arkea, Cofidis, EF, Lotto) e le altre continental.
Raro vedere ragazze di quest'ultimo gruppo entrare tra le prime venti di una gara di alto livello; addirittura, guardando l'ordine d'arrivo del Binda, ho notato come, su cinquantasette classificate, solo quattro non appartengano alle squadre top: due peraltro sono 'vecchie volpi' come Ana Santesteban (33 anni, Laboral Kutxa - Euskadi) e Urska Pintar (38, BTC Ljubjana) più un'altra ragazza esperta come Nadia Quagliotto (26, compagna di squadra della spagnola) e la britannica Grinczer (30, Roland). Tutte le altre ragazze delle squadre non top si sono ritirate: e parliamo di ben dieci team, alcuni con una discreta storia alle spalle come Bepink, Fassa Bortolo, le slovene e le basche.
Stessa cosa ma ancor più accentuata alle Strade Bianche, dove su cinquantacinque qualificate solo due (Monica Trinca Colonel, 24 anni della Bepink e la già citata Santesteban) non erano delle squadre top (con otto team di 'seconda fascia' alla partenza).
E' un gap che mi pare non esista in maniera così netta nel ciclismo maschile.