A gennaio ci siamo messi a guardare la diretta youtube dell'ospedale in costruzione in cina. Terza decade di gennaio: primi due casi di covid 19 in Italia, ricoverati allo spallanzani di Roma. Sapevamo tutto. Ci siamo mossi un mese dopo, quando è saltato fuori il paziente1. Saltato fuori in modo quasi fortuito, perché da protocollo non volevano neanche fargli il tampone: la dottoressa dell'ospedale di Lodi ha voluto comunque farglielo.
E la colpa sarebbe dei cinesi? Abbiamo il virus in giro, certificato, da gennaio. Ci siamo mossi a fine febbraio pensando fosse solo a Lodi. In Lombardia hanno aspettato fino al 7 marzo.
Prendo spunto dal tuo intervento per dire anche la mia opinione.
Io penso che degli errori ne hanno commessi tutti.
In primo luogo l'OMS che, mentre in Cina (come dici anche tu) costruivano due nuovi ospedali, dichiarava che non c'era un'emergenza internazionale. La cosa era probabilmente anche vera (nel senso che non si era ancora manifestata), ma se uno ha presente quanta gente va e viene dalla Cina per lavoro, studio o turismo, non può limitarsi a "fotografare" la situazione, ma dovrebbe anche immaginare i possibili scenari. Quando l'OMS ha iniziato a parlare di finestre temporali che andavano chiudendosi, in Italia il casino era già cominciato.
Anche i Governatori delle regioni a guida centro dx, e più in generale le opposizioni, hanno commesso degli errori invocando, "
per tranquillizzare le mamme" (Zaia), prima la quarantena per i
bambini di rientro dalla Cina, poi polemizzando in maniera sterile con il Governo sulle misure che via via venivano prese.
Domanda: Cosa ha impedito al Governatore della Lombardia di chiudere tutto come ha più volte invocato? Era una decisione che voleva che prendesse il Governo centrale per giustificarsi con gli industriali lombardi? E allora tutta questa storia del federalismo e delle autonomie regionali?
Poi ci sono gli errori di chi sta governando il paese che non ha saputo cogliere le proposte (o le ha colte tardivamente) che venivano dalle opposizioni anche quando (le proposte) erano di buon senso. Questo succede quando la polemica politica si spinge oltre ogni limite e fa perdere di vista il contenuto e le possibili soluzioni per risolvere i problemi.
Tutto questo, però,
ed è per questo che prendo spunto dal tuo messaggio, perde molto di significato se è vero, come sembra, che l'allarme sia stato lanciato dal Governo Cinese con oltre un mese di ritardo. Durante quei 30 - 40 giorni, migliaia di persone hanno continuato ad andare e venire dalla Cina riportandosi a casa il virus. In Italia, per qualche motivo e complici, forse, anche le cose che ho scritto sopra, ci è arrivato prima che altrove, ma quello che sta succedendo in Europa (si è ipotizzato che il paziente zero fosse un tedesco) e in quasi tutto il mondo, dimostra che il virus ha circolato allegramente per molte settimane senza che nessuno lo sospettasse.
Io non credo ai complotti, ne che le guerre politico/economiche vengano risolte con la produzione di virus in laboratorio. Penso più probabilmente che in Cina un insieme di fattori (indolenza, incapacità, sottovalutazione del rischio, sopravalutazione della capacità di contenere il virus) abbiano generato questa pandemia che costerà soldi e vite umane e di cui, a mio avviso, la Cina porta le più grandi responsabilità.
Ho due speranze. La prima, banale, che questa situazione si risolva nel più breve tempo possibile. La seconda è che da questa vicenda possiamo trarre spunto per ripensare alle nostre (non solo italiane) priorità. Se cioè tutto debba continuare ad essere subordinato alla economia e alla finanza o se invece non sia giunto il momento di dare priorità alla salute, all'ambiente, alla educazione.
Vabbè l'ho fatta un po' lunga, per il resto e per rispondere alla domanda del topic, io non vado in bicicletta. Esco per fare la spesa e siccome non ho voglia di fare le file ai supermercati sto riscoprendo i negozi (non tanti) di quartiere. Così andando dal fruttivendolo, dal panettiere e dal lattaio, faccio anche due passi in più.