France has entered the chat"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" .
Indro Montanelli
Anche delle imposte maggiorate sulle abitazioni signorili. Cioe' a parita' di posizione e dimensioni dell'immobile, in teoria paghi meno tasse se la facciata e' fatta con materiali scadenti e scalcinati, che non se rifinita con materiali di pregio.Siamo il paese del superbollo..
Credo che la componentistica sia in gran parte in mano ad aziende italiane, tipo selle italia, fsa, carbon ti, ecc… anche se non so se la proprieta’ sia italiana. Anche Cinelli/Columbus credo siano italiane. Infine ci sono molte aziende di abbigliamento e accessori (castelli, kask, santini, ecc…). Un caso a parte è oakley, che va anche oltre il ciclismo, che era americana ma è stata comprata da luxottica, quindi ora è italiana (italo/francese a dire la verita’, ma i del vecchio credo abbiano ancora la maggioranza).Chiedo, ma quante grandi aziende del settore bici sono rimaste completamente italiane e possono concorrere con i colossi stranieri? Credo il mondo sia un attimino cambiato.
Sì però...Gravel molto più contiguo al mondo corsa, ambito unico di Campagnolo. Gravel era in forte espansione e quindi "potenzialmente" un bel mercato. MTB presidiato ormai da decenni da Sram e Shimano e inserirsi lì adesso era un bell'azzardo ed in più dovevi progettare da zero i comandi. Al di là del successo o meno dell'Ekar nel gravel non trovo la scelta di Campagnolo in questo caso non corretta.
Potevano metterci due leve Magura da Mtb e poi far parlare per vedere cosa ne diceva il popolo
Colnago la tanto amata rivoluzione dei dischi l'ha fatta partire cosi, anzi, con pure dei comandi fatti fare apposta da Formula.
E' un'idea buttata li, eh! poi, so niente, magari la banca all'Ernesto il prestito da 10 milioni per 2 leve glielo ha concesso invece a Campagnolo no
Anche Sidi è italiana. Anche Sportful è italiana. Eppure Shimano fa anche abbigliamento.Credo che la componentistica sia in gran parte in mano ad aziende italiane, tipo selle italia, fsa, carbon ti, ecc… anche se non so se la proprieta’ sia italiana. Anche Cinelli/Columbus credo siano italiane. Infine ci sono molte aziende di abbigliamento e accessori (castelli, kask, santini, ecc…). Un caso a parte è oakley, che va anche oltre il ciclismo, che era americana ma è stata comprata da luxottica, quindi ora è italiana (italo/francese a dire la verita’, ma i del vecchio credo abbiano ancora la maggioranza).
In generale quando si guarda un grande tour o una classica monumento o una gara di ciclismo c’e’ moltissima Italia, a parte i corridori e le squadre purtroppo.
Sulle scarpe e sulle selle il Top è italiano..
Una delle frasi più citate a sproposito della storia giornalistica italiana, e questo contesto lo conferma."Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" .
Indro Montanelli
Sono Italiane...E ti dirò, pure bene secondo me. Le calzature io le ho sempre apprezzate, compro solo quelle sia su strada che mtb
Potevano metterci due leve Magura da Mtb e poi far parlare per vedere cosa ne diceva il popolo
Colnago la tanto amata rivoluzione dei dischi l'ha fatta partire cosi, anzi, con pure dei comandi fatti fare apposta da Formula.
E' un'idea buttata li, eh! poi, so niente, magari la banca all'Ernesto il prestito da 10 milioni per 2 leve glielo ha concesso invece a Campagnolo no
Non credo proprio che sia un problema tecnico, ma solo di strategie.
però è di nuovo una scelta "conservativa" cioè han fatto un bel prodotto per aggredire un mercato in espansione ma potevano provare a buttarsi più in la, se avessero mire di espandersi dalla loro nicchia
han deciso così quindi probabilmente gli va bene la situazione attuale ma i campagnolisti invecchiano e le nuove generazioni inevitabilmente non vedono più il super record come il sacro graal, sempre che lo abbiano mai visto dal vero
Dai un comando a collarino che comanda il deragliatore posteriore ekar lo potevano benissimo fare, anche se non per MTB, almeno per bici da cicloturismo.... E le leve magura come abbiamo detto.... Non sarebbe costato una pazzia dai, anzi!
È prassi nel mondo dell'industria usare componentistica "commerciale" per non spendere troppo a sviluppare una tecnologia proprietaria, ma per non perdere una fetta di mercato in un "nuovo" settore. Ti fa da tampone quel paio d'anni per sviluppare bene uscendo con il tuo prodotto in versione già evoluta al secondo stadio
Cazzo, la trasversalità è la base! E l'ekar poteva essere la piattaforma giusta
Ben memore di cotanto coraggio, correva l'anno 2012: https://www.bdc-mag.com/colnago-c59-disc-prime-impressioni-sul-giau/ e https://www.bdc-mag.com/test-freni-a-disco/
La mia era solo una proposta per far parlare dell'Ekar usando lo scalpore di Campa che "torna" alla mtb. Ma forse non sono un esperto di marketing, infatti non vado volentieri alle fiere.
Certamente ogni scenario e ogni possibilità si può immaginare e valutare. Però dai, mi state dicendo che Colnago si è presentata con un sistema disco su un mercato dove i competitors proponevano tale soluzione, sviluppata e perfezionata per oltre 30 anni, dicendo comprate il mio che è migliore? A me sembra si sia proposto come pioniere di un sistema fino a quel momento assente nelle BDC, e conoscendo la fame di innovazione e di tecnologia che normalmente ha l'appassionato stavano quasi sfondando una porta aperta.
La riprova sta nel fatto che Campagnolo con l'Ekar neppure sulle gravel ha sfondato, figuriamoci cosa avrebbe fatto sulle MTB, quando poi nella stessa BDC, il suo mestiere, stava già faticando. Avendo risorse infinite tutto si può fare. Avendone limitate (per enne ragioni eh, quindi solite strategie sbagliate etc etc) si cerca di inserirsi ove si pensa di essere più convincenti. Del resto il mercato gravel se non erro aveva pareggiato quello BDC, o qualcosa di simile, quindi immagino abbiano valutato una possibilità importante.
Quindi a mio parere, nella particolare fattispecie, non hanno sbagliato.
Di sicuro però poi sono rimasti fermi, quindi serviva anche un Ekar meno costoso, oppure o anche una versione elettrica, o anche con una doppia? Non so, ma un mono prodotto, pur con la variabilità di corone e pignoni che hanno strutturato, per soddisfare un intero settore mi sembra pochino.
Quante trasmissioni 1x13 conosci per mountain bike?
Non sarabbe stato sufficiente. Quando è uscito il SR 11v la gente continuava comunque a comprare anche Shimano o Sram 10v e Campagnolo era fortissimo su prodotti strada, cioè aveva anche quel vantaggio.
Non scardini le persone per un pignone in più, tanto che poi i competitors ad allinearsi, se vogliono, stanno poco.
Oddio, flop non direi proprio, anzi.Ovvio...infatti hanno fatto un prodotto gravel... flop mi pare... non conosco le vendite, ma non vedo entusiasmo.
Mi pare l'esatto oppostoOvvio...infatti hanno fatto un prodotto gravel... flop mi pare... non conosco le vendite, ma non vedo entusiasmo.
Ovviamente era da fare anni e anni fa.Per Masao.... "fare da tampone per un paio d'anni" dove i competitors ne sono avanti di 30 equivale a bruciarsi subito e definitivamente.
con quale brand? non lo sapevoSelle Royal non sapeva cosa fossero un paio di scarpe da ciclismo
In pochi anni è diventata un player in quel segmento...
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?