Gare Il caro vecchio doping

Ser pecora

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Sul piano etico no...all'atto pratico a quanto pare sì... perché gli altri sono tutti eroi senza macchia e i ciclisti sono i drogati di tutto lo sport del mondo.

Siamo alle solite quindi: se la notizia non piace non darla. Ottimo.

Poi qualcuno non capisce perchè il mondo dei "media" si sta spostando sui podcast....
 
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trecow

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Ma sì, non trasmettiamo nessun valore ai figli, non educhiamoli, tanto poi a 18 anni sono responsabili e decidono loro della loro vita.
i valori glieli insegni da quando nascono, da piccoli soprattutto crei le fondamenta per la loro vita. I primi 6 anni sono fondamentali, da li in poi invece iniziano la scuola ed il ruolo genitoriale scema diventando spesso poco più che un attività "di servizio", accompagna, porta, vesti, ciba... Fondamentale poi è l'esempio che i bimbi osservano ed assimilano senza che noi ci possiamo fare assolutamente nulla, e poi se a 18 anni ed 1 giorno fanno errori la responsabilità è totalmente loro, sono adulti e non più bambini che hanno bisogno della guida di mamma e papà...
 
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trecow

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25 Maggio 2012
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Secondo questa tua idea, quale sarebbe lo scopo dello sport in un contesto di regole che permettono il doping libero?

Secondo me lo sport è e deve continuare ad essere fonte di valori positivi e di storie di atleti in cui il pubblico si rispecchia e di cui sogna di seguire le orme. Lo spettacolo (e il business) sono la conseguenza di questo potere che ha lo sport di farci sognare, non il fine ultimo. E infatti il grande campione che attira i tifosi non si puo’ pianificare a tavolino, è un misto di fattori genetici, atletici, di imprese, di storia personale, di cadute e rinascite, di carattere e altro. E infatti alcuni campioni amatissimi non hanno nemmeno vinto molto.

Ma anche ipotizzando che io abbia torto e sia solo un ingenuo e immaginando di seguire la strada che proponi, credo che la competizione che verrebbe fuori sarebbe finta e perderebbe interesse, una spece di wrestling dove le mosse e i vincitori sono studiati a tavolino, dove le sostanze migliori vengono date agli atleti piu’ telegenici e dove tutto e’ solo e unicamente finalizzato al business. Ci sarebbe posto nel tuo concetto di sport per un Thibaut Pinot? A me sembra una cacata pazzesca.

ma secondo te cambierebbe tanto se andassero a pastasciutta e petto di pollo? se noi amatori abbiamo i bcaa, le maltodestrine, integratori di ogni tipo (sempre restando nel campo della legalità), cosa cambia - a livello di emozioni, di imprese, di spettacolo - se il vicitore del tour de france 2032 sia pieno, sotto tutela medica, su un lotto di partecipanti pieni come lui? l'attuale cacata è che è fatta "di nascosto" per cercare di avere vantaggi sugli altri, è paragonabile a chi taglia un pezzo di percorso ad una gran fondo... ridicoli. Ma in un contesto di doping libero, doping nel senso di aiuto alla prestazione, liberalizzato e controllato in modo che non si ecceda con le sostanze pericolose (che poi, alla fin fine, è quello che in parte già capita ora...) non ci vedo nulla di male, anzi, persino più onesto di ora.
 

sembola

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Non è che coppi Bartali mercks andassero a pane e acqua eh...
Bartali ha ammesso di aver preso la "bomba" una sola volta e di essersi sentito male. Non tutti reagiscono allo stesso modo allo stesso stimolo, naturale (allenamento) o esterno (farmaco), e questo basta per smontare la narrazione del doping libero.
 

thornn

Gregario
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Nel calcio puoi segnare 3 gol nella finale di Champions o ai mondiali e non essere sorteggiato all'antidoping.
Nel ciclismo (da quel poco che so) se vinci una tappa e/o sei leader di classifica di default ti tocca l'antidoping.
Quindi diciamolo senza tanta giri di parole, nel calcio NON si fa lotta al doping.
io mi son fatto l'idea che la lotta al doping sia piu' di facciata che altro. non si devono superare certi limiti ma al di sotto si tollera molto perché si deve sempre salvaguardare lo spettacolo (e quindi il denaro). il ciclismo credo sia un caso a parte per lo scandalo anni 90, ma è lampante che armstrong avesse parecchie coperture all'epoca, salvo poi sacrificarlo. ricordo anche che il CIO aveva intimato ad un Paese (articolo di giornale dell'epoca, quindi tutto da verificare per carità) di dotarsi di un protocollo antidoping serio altrimenti rischiavano l'esclusione dalle olimpiadi di Rio. quando un organo fa appelli del genere mi chiedo dove sia la serietà
 

Marmuel

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Visto la caratura etica e deontologica dimostrata negli anni da molti medici sportivi credo che l'introduzione di un doping libero sia l'ideale per la salute degli atleti. Se quanto meno adesso si cerca di mascherare e limitare il fenomeno, e nonostante tutto la cosa crei e abbia creato comunque problemi clinici, immagino che la situazione migliorerebbe sicuramente :wacko:

PS a quanto pare devo specificarlo, sono ironico :mrgreen:
 
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Skardy

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premessa: non voglio dire che siano dopati

magari questa potrebbe essere la spiegazione di queste voglia di trasferirsi in Spagna degli ultimi anni, ok il clima, ok le strade..... mha
Ma dove è questa voglia generalizzata di trasferirsi in Spagna? Chi è che lo ha fatto o ha manifestato di volerlo fare?
A me sembra che le residenze in voga siano Montecarlo, Lugano, Andorra, Croazia. Persino gli spagnoli non vivono in Spagna a volte (Contador mi pare risiedesse in Svizzera).
In territorio spagnolo mi sembra facciano solo alcuni ritiri invernali.
 

bad

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Ma dove è questa voglia generalizzata di trasferirsi in Spagna? Chi è che lo ha fatto o ha manifestato di volerlo fare?
A me sembra che le residenze in voga siano Montecarlo, Lugano, Andorra, Croazia. Persino gli spagnoli non vivono in Spagna a volte (Contador mi pare risiedesse in Svizzera).
VDP e Remco su tutti..... e come detto prima non dico che lo facciano per il doping, ma sono famosi ed è più facile che si parli della loro residenza che quella di gregari di seconda fascia

Contador non corre da un po'...... magari come è cambiata preparazione e alimentazione è cambiato anche il doping (sempre se c'è)

ps: ribadisco, non è un'accusa, ma evidenziare delle lacune nelle giurisdizione aiuta ad andare verso un ciclismo pulito, sentenziare che sono solo "ca$$ate" non porta da nessuna parte;
25/30 anni fa si ci avessero detto di quello che faceva LA molti (io compreso ovviamente) avremmo detto che è fantascienza.... invece era vero
Gianetti si è iniettato qualche composto chimico impensabile... eppure l'ha fatto (e ci è quasi rimasto)
 

thornn

Gregario
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Ma dove è questa voglia generalizzata di trasferirsi in Spagna? Chi è che lo ha fatto o ha manifestato di volerlo fare?
A me sembra che le residenze in voga siano Montecarlo, Lugano, Andorra, Croazia. Persino gli spagnoli non vivono in Spagna a volte (Contador mi pare risiedesse in Svizzera).
In territorio spagnolo mi sembra facciano solo alcuni ritiri invernali.
si vive in spagna per allenarsi in svizzera per pagare le tasse. mi da più fastidio la seconda che la prima a dirla tutta. visto che poi quando osno in italia usano le infrastrutture italiane che io pago e loro molto meno
 

thornn

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VDP e Remco su tutti..... e come detto prima non dico che lo facciano per il doping, ma sono famosi ed è più facile che si parli della loro residenza che quella di gregari di seconda fascia

Contador non corre da un po'...... magari come è cambiata preparazione e alimentazione è cambiato anche il doping (sempre se c'è)

ps: ribadisco, non è un'accusa, ma evidenziare delle lacune nelle giurisdizione aiuta ad andare verso un ciclismo pulito, sentenziare che sono solo "ca$$ate" non porta da nessuna parte;
25/30 anni fa si ci avessero detto di quello che faceva LA molti (io compreso ovviamente) avremmo detto che è fantascienza.... invece era vero
Gianetti si è iniettato qualche composto chimico impensabile... eppure l'ha fatto (e ci è quasi rimasto)
molti hanno fatto da cavia su sostanze mai provate neanche su animali. negli anni 2000 uscì un libro di un ex professionista (non ricordo il nome) che denunciava l'uso di sostanze assurde testate sui ciclisti
 

Skardy

Siòr
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VDP e Remco su tutti..... e come detto prima non dico che lo facciano per il doping, ma sono famosi ed è più facile che si parli della loro residenza che quella di gregari di seconda fascia
Remco vive a Calp (dove fanno un sacco di ritiri). Van der Poel non mi risulta viva in Spagna ma anche ove fosse 2 ciclisti o anche 10 dimostrano una voglia dei professionisti di trasferirsi lì per ragioni doping? Anche no visto che non è semplicemente vera questa tendenza.

Contador non corre da un po'...... magari come è cambiata preparazione e alimentazione è cambiato anche il doping (sempre se c'è)
La legislazione era uguale anche ai suoi tempi. Eppure pur essendo spagnolo viveva altrove. Uno spagnolo che vivesse in Spagna non avrebbe nemmeno dato nell'occhio. Eppure viveva altrove.

ps: ribadisco, non è un'accusa, ma evidenziare delle lacune nelle giurisdizione aiuta ad andare verso un ciclismo pulito, sentenziare che sono solo "ca$$ate" non porta da nessuna parte;
25/30 anni fa si ci avessero detto di quello che faceva LA molti (io compreso ovviamente) avremmo detto che è fantascienza.... invece era vero
Gianetti si è iniettato qualche composto chimico impensabile... eppure l'ha fatto (e ci è quasi rimasto)
Ribadisco: le evidenze dei loro comportamenti non avvalorano l'ipotesi che in Spagna ci sia doping facile. Non almeno grazie a una finestra temporale di no controlli di notte. E non sono per nulla persuaso (ma questa è una cosa mia) che in 7ore si riesca a celare chissà cosa fra assunzione produzione di effetti e smaltimento.
Non sto dicendo che siano tutti magicamente puliti semplicemente perchè non lo penso. Solo che per combattere un fenomeno è meglio individuare bene il problema e non mi sembra esserlo questo della finestra notturna. Fra l'altro la ritengo anche abbastanza giusta: andar a rompere l'anima di notte ad atleti e relative famiglie non mi sembra una cosa molto umana.

si vive in spagna per allenarsi in svizzera per pagare le tasse. mi da più fastidio la seconda che la prima a dirla tutta. visto che poi quando osno in italia usano le infrastrutture italiane che io pago e loro molto meno
In Svizzera o a Montecarlo o ad Andorra ci vivono tutti non solo gli italiani. E fanno bene.
Guardando solo gli italiani come residenti all'estero beneficiano in ipotesi della sanità italiana esattamente come qualsiasi residente all'estero in Italia per turismo cosa che vale anche per noi quando siamo all'estero. Ho forti dubbi che nella loro situazione si rivolgano peraltro alla sanità pubblica. Non mi viene in mente di cosa altro usufruiscano che paghi tu con le tue tasse più di quanto non faccia tu se vai all'estero o che appunto facciano tutti i turisti quando sono qui. Poichè loro di fatto all'estero ci vivono sul serio la sanità ce la hanno lì i figli vanno a scuola lì cosa si va cercando? Vogliamo chiudere le frontiere a tutti perchè in quanto residenti all'estero non devono percorrere le nostre strade sistemate (eufemismo) con i nostri soldi? O se stanno male non usufruire degli ospedali? O delle forze dell'ordine?
La mia città vive sul turismo e ben venga pagar le tasse per accogliere gli stranieri che comunque riversano nella nostra economia fior di soldoni.
 
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Apprendista Cronoman
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Fra l'altro la ritengo anche abbastanza giusta: andar a rompere l'anima di notte ad atleti e relative famiglie non mi sembra una cosa molto umana.
su tutto il resto evito di proseguire... abbiamo visioni diverse

su quello che ho quotato la penso come te, non solo per l'atleta ma anche per i funzionari che non sono certamente pagati come gli atleti, però se scopro che usi quel periodo per doparti.... ti rompo l'anima anche alla notte
 

Ser pecora

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ove fosse 2 ciclisti o anche 10 dimostrano una voglia dei professionisti di trasferirsi lì per ragioni doping? Anche no visto che non è semplicemente vera questa tendenza.

Tutta la EF ha base a Girona. Gli Yates, svariati Ineos e praticamente tutti gli australiani ci vivono. Tutti quelli che vivono ad Andorra sono assoggettati alle leggi spagnole.

Detto questo non c'è nessun nesso per il semplice motivo che non tutti si dopano, in generale. Il punto è la non omogeneità delle legislazioni che complica il lavoro dell'antidoping e delle istituzioni. E questo lo dice l'inchiesta spagnola, non io.
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
i valori glieli insegni da quando nascono, da piccoli soprattutto crei le fondamenta per la loro vita. I primi 6 anni sono fondamentali, da li in poi invece iniziano la scuola ed il ruolo genitoriale scema diventando spesso poco più che un attività "di servizio", accompagna, porta, vesti, ciba... Fondamentale poi è l'esempio che i bimbi osservano ed assimilano senza che noi ci possiamo fare assolutamente nulla, e poi se a 18 anni ed 1 giorno fanno errori la responsabilità è totalmente loro, sono adulti e non più bambini che hanno bisogno della guida di mamma e papà...

o.t.
per fortuna che mia mamma a mio papà, quando avevo 18 anni ed 1 giorno, hanno ragionato diversamente, altrimenti col razzo che sarei qua a scrivere
 

thornn

Gregario
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In Svizzera o a Montecarlo o ad Andorra ci vivono tutti non solo gli italiani. E fanno bene.
Guardando solo gli italiani come residenti all'estero beneficiano in ipotesi della sanità italiana esattamente come qualsiasi residente all'estero in Italia per turismo cosa che vale anche per noi quando siamo all'estero. Ho forti dubbi che nella loro situazione si rivolgano peraltro alla sanità pubblica. Non mi viene in mente di cosa altro usufruiscano che paghi tu con le tue tasse più di quanto non faccia tu se vai all'estero o che appunto facciano tutti i turisti quando sono qui. Poichè loro di fatto all'estero ci vivono sul serio la sanità ce la hanno lì i figli vanno a scuola lì cosa si va cercando? Vogliamo chiudere le frontiere a tutti perchè in quanto residenti all'estero non devono percorrere le nostre strade sistemate (eufemismo) con i nostri soldi? O se stanno male non usufruire degli ospedali? O delle forze dell'ordine?
La mia città vive sul turismo e ben venga pagar le tasse per accogliere gli stranieri che comunque riversano nella nostra economia fior di soldoni.
io con le mie tasse pago le strade, il servizio d'ordine, il poco di sanità pubblica che esiste ancora, i servizi pubblici che offriamo agli stranieri in ferie. gli stessi + o - che uso io quando vado all'estero. solo che all'estero le tasse le pagano. da noi se paghi sei scemo. per poi lamentarsi che non funziona niente. specifico che non ce l'ho con te, ognuno la pensa come vuole ma quando sento che fanno bene a non pagare le tasse mi girano e mi chiedo in che dimensione viviamo, dato che se uno non paga l'altro paga per 2. chiudo qui il mio pensiero perchè siamo off-topic o-o
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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ma secondo te cambierebbe tanto se andassero a pastasciutta e petto di pollo? se noi amatori abbiamo i bcaa, le maltodestrine, integratori di ogni tipo (sempre restando nel campo della legalità),

Nessuna delle cose che hai citato (bcaa, le maltodestrine, integratori) può fare la differenza fra vincere e perdere o alterare le prestazioni più di quanto non faccia una sana dieta, se sei un atleta geneticamente mediocre resti mediocre anche con gli integratori e la dieta migliore del mondo.

Il doping invece può trasformare un atleta mediocre con buona risposta ai farmaci in un campione assoluto, perchè va a compensare i nostri limiti genetici.

Dove starebbe il merito del campione così costruito?

Per me starebbe solo nel fatto che ha deciso di rischiarsi la salute più di un altro per trasformare il suo corpo in qualcosa che la natura aveva pensato diversamente.

Quale valore e quale interesse può avere uno sport così?

Per me nulla

Se per assurdo avessi due leghe di ciclismo, una per atleti legalmente dopati e una per atleti "naturali", quale attirerebbe spettatori e sponsor secondo te?
 
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