Migliorare in discesa...

Fabione

Velocista
24 Giugno 2004
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paolino_ve ha scritto:
Non vorrei dire una stupidaggine ma mi pare usino degli esercizi di equilibrio sopra una palla. :shock:
Da quanto o capito affinare l'equilibrio è fondamentale x migliorare in discesa.

come gli sciatori, fanno esercizi di vero e proprio equilibrismo, tipo due rulli, uno sopra l'altro perpendicolarmente con al vertice una tavoletta dove montarci.


f
 

Girogino

Apprendista Passista
30 Settembre 2005
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1
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Gallarate
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Ciao a tutti...
Io ero un ottimo discesista...pero' sugli sci...mi veniva e mi viene ancora bene...ma in bici sono solo un ottimo scalatore...
Quando si sale le suono a parecchi...ma puo' capitare che in discesa la signora del posto con le borse della spesa me le suona di brutto.. :-) :-)
Ciao a tutti
P.S.
Gli esercizi con le "palle" li facevamo anche noi...anche con le tavolette con sotto una specie di sfera...
Credo che discesista in bici o ci nasci oppure quando sei allenato bene, quindi lucido e sicuro tecnicamente, puou affrontare una discesa tecnica nel migliore dei modi difendendoti bene.....non serve strafare..l'asfalto e' duro e le nostre gare si finiscono bene anche se in discesa non si e' dei Savoldelli....(ricordate che gli hanno rifatto la faccia x un incidente in discesa.....)
 
In effetti, strada, per la pulizia delle traiettorie.
Anche il cross, o meglio la regolarità, allena, molto il colpo d'occhio, Anche se più affine alla MTB.
Ho visto amici che correvano in moto salire per la prima volta in MTB e lanciarsi in discesa, nel vero senso della parola, senza problemi.
Poi, a loro spese, si accorgevano che una bici perdona mooolto meno di una moto! :))):
 

Ton28

Apprendista Scalatore
18 Maggio 2005
1.806
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Ai piedi della collina del Monferat (TO)
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Bici
Canyon Ultimate F8 - 105 9v
Andare forte è relativamente semplice.
Altra cosa è capire qual'è il proprio limite soprattutto in funzione delle condizioni esterne che cambiano sempre anche su percorsi che hai ripetuto a iosa.

Ma qlcn di voi, ha presente o, addirittura ha imitatato la posizione fuori-sella :shock: che prendeva Marco?
 
?

...

Guest
Ton28 ha scritto:
Ma qlcn di voi, ha presente o, addirittura ha imitatato la posizione fuori-sella :shock: che prendeva Marco?

io l'ho provata un paio di volte ma almeno per me risulta molto scomoda e rischiosa...

per scendere come si deve mi devo bilanciare bene sulla bici, in quel modo 'avantreno risultava troppo scarico e non mi dava fiducia...
 

duncan

Passista
14 Dicembre 2005
4.620
11
Ariminum
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Raga, ma fate davvero? Ricordatevi che la strada non è mai chiusa al traffico durante i normali allenamenti e nella maggior parte delle G.F.. I prof si possono permettere tanta incoscienza, noi no. Ma secondo voi vale la pena buttarsi in picchiata e a tutta con tutti i rischi che si corrono? Non dico scendere con i freni tirati, ma buon senso senza dubbio.
 

30x26

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
2.385
239
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sinceramente non escludo che siano utili ma queste esercitazioni di equilibrio mi sembrano piu' un affinamento che una necessita' di base. personalmente quando sbaglio una curva non credo di farlo per mancanza di equilibrio, su una bici in velocita' e' facile tenere l'equilibrio (gia' piu' impegnativo su discesa mtb molto lenta, in quel caso devi davvero muovere il corpo per correggere cambi inaspettati di situazione dovuti agli ostacoli).
secondo me le cause principali di lentezza sono: traiettoria non ottimale, mancato sfuttamento di tutta la potenza frenante, mancato sfruttamento di tutta l'aderenza disponibile in piega, errata distribuzione del peso. a parte lo sfuttameto dell'aderenza tutto il resto si puo' portare perlomeno a livelli di decenza senza alcun pericolo. di solito gia' basta per non staccarsi nelle gf.
per l'aderenza invece bisogna avere pelo e seguire qualcuno che *curva* velocemente.

gli sciatori sono in condizioni piu' simili alla mtb perche' hanno un continuo spostamento del baricentro ed una variazione di aderenza che deve essere compensata con lo spostamento del proprio corpo.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.051
2.326
Barberino Val d'Elsa (FI)
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Bici
Scott Addict R2
Il saper andare in discesa, soprattutto quando questa è stretta e tortuosa, è un'abilità tecnica innata che si può migliorare relativamente. Anche il coraggio di non tirare i freni su rettilinei ad alta velocità o di staccare al limite è una caratteristica personale difficilmente allenabile. Anzi succede che spesso una caduta o altro episodio traumatico resta per molto tempo nella pische contribuendo a rallentarti ulteriormente. E' quello che è successo a me (che sono stato sempre un mediocre discesista, benché assai coraggioso) che, dopo l'incidente e la frattura della rotula, mi è venuta e restata dentro una paura boia che ha fatto di me uno dei peggiori discesisti del gruppo... :x
 

AleGiant

Apprendista Scalatore
11 Gennaio 2005
2.576
5
48
Savona
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io ero una pippa in discesa ora lo sono un po meno grazie ai consigli che lessi qui tempo fa e a provare e riprovare su una discesa che conoscevo bene: piano piano ti rendi conto che i limiti si spostano sempre piu in la.. e vai piu forte e anche grazie ad un articolo su una rivista dove Celestino racconta i suoi "segreti", se la trovo scannerizzo l articolo
 
?

...

Guest
AleGiant ha scritto:
io ero una pippa in discesa ora lo sono un po meno grazie ai consigli che lessi qui tempo fa e a provare e riprovare su una discesa che conoscevo bene: piano piano ti rendi conto che i limiti si spostano sempre piu in la.. e vai piu forte e anche grazie ad un articolo su una rivista dove Celestino racconta i suoi "segreti", se la trovo scannerizzo l articolo

bravo, se lo trovi scannerizzalo! Sono proprio curioso di leggere quello che dice uno dei migliori discesisti del peloton.. :-)
 

skatto

Pedivella
23 Maggio 2004
447
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Bellegra (Roma)
www.eciclo.com
Anch'io ero( e quasi sono ancora) un disastro totale....roba da scollinare con i primi e perdemi nella discesa seguente (gf monti prenestini 2005, 4 settembre) poi piano piano, in poco tempo, seguendo in allenamento i miei compagni più "stagionati" (non vecchi ma esperti) e imitandoli sto imparando a lasciare andare più i freni.....sapete una cosa? mi hanno aiutato moltissimo anke i RULLI LIBERI, ti danno padronanza del mezzo e senso dell'equilibrio.....
Cmq le discese che conosco da una vita riesco ogni volta a farle meglio.....ma al primo assaggio di una discesa nuova ho sempre il timore!!!
 

dru

Passista
ciao,
secondo me in discesa o ci sai andare oppure e meglio lasciar perdere.

poi ci sono discese e discese:
ad esempio il fedaia da malga ciapela, 3 km di rettilineo ad oltre il 12...o nn so quanto % li fai tranquillamente a 100 all'ora, basta appiattirsi per trovare la giusta aerodinamica (io piu che alla pantani metto il petto sulla sella e il mento all'altezza dell'attacco man...occhio ai denti :-) ginocchia chiuse nel telaio e gomiti stretti), ti metti al centro della strada e vai. ma questo nn è divertente....anche i sassi vanno giù e quindi guadagni poco.

il discorso cambia sul tecnico, sulle S, sui tornanti. prendiamo sempre il fedai dallo stesso versante: precisamente i tornanti ad inizio discesa...ci sono quei 3-4 km da PAURA....che quando li hai finiti...dici "cacchio risalgo per il gusto di rifarli...poi vedi il cartello del 15 % e lasci perdere...ma questo è un altro discorso!!!" qui ci vuole fegato e occhio...oltre ad ottimi copertoncini (o tubolari). una S veloce fatta in pieno ti regala tantissimi secondi. un tornante preso come si deve altrettanto. un tratto tecnico necessita il giusto ritmo, come se fosse una musica, devi seguire la melodia e tutto viene facile.

poi ci sono i trucchi insegnatomi da chi corre in moto...ma questi sono segreti

poi sul bagnato è una figata assoluta....qui davvero se ci sai fare guadagni un casino....quando correvo, se pioveva...una passata di aglio sui cerchi e via...

ad ogni modo, tirare solo se si è sicuri di ciò che si fa e soprattutot se si è consapevoli dei rischi e si accettano.

secondo me uno piantato in discesa puoi migliorare forse seguendo da vicino uno forte.... una volta ho fatto da "insegante" ad un dilettante...niente da fare...si staccava anche se nn tiravo!

saluti
dru
 

gio89

Maglia Rosa
14 Settembre 2005
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verona/milano
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Bici
alu
Ton28 ha scritto:
Ma qlcn di voi, ha presente o, addirittura ha imitatato la posizione fuori-sella :shock: che prendeva Marco?
un paio di volte ho provato e in effetti si abbastanza più forte ma non mi dà certo un senso di stabilità; molto spesso io mi mettevo fuori sella, ma in avanti, quasi con il petto sul manubrio. Un giorno però ero in un rettilineo in quella posizione a circa 65-70km/h e non so per quale motivo la bici ha cominciato a sbandare, sempre più forte, era praticamente incontrollabile, per fortuna che nonostante il panico sono riuscito a risedermi sul sellino e la bici si è stabilizzata.
Dal quel giorno ho detto basta con le posizioni da prof.
 

Guest
Mah... io esercizi di propiocettiva ne faccio a iosa, il'equilibrio è ottimo, non so, da questo punto di vista, quanto ancora dovrei migliorare. Andare oltre minuti e minuti in totale equilibrio.....

Il problema, per il mio caso, non è di equilibrio

E sottolineo anche una cosa. Fare la stessa discesa a tutta non è un problema, nel senso che, provandola e riprovandola, bene o male riesco a farla abbastanza forte. Il problema si pone quando in corsa affronti una discesa nuova. E' lì che mi manca la sensibilità per riuscire ad adattarmici subito...
Mah.. vedremo. Di sicuro correre con tutta gente che in discesa fila a manetta mi servirà.. Anche perchè il grosso problema ce l'ho quando si è in un gruppone, quando si va via in 10-12 tutti in fila la ruota la tengo...


OT X Emanuele: Domattina passo da Nico in bici, mollo la "civile" e prendo la Powercrankicizzata.... Se ci sei posso proseguire un pezzo verso lago maggiore anche se non so, come prima uscita, quanti km farò e quanto adattamento avrò...
Mal che vada sempre sabato uscirò con le PC.......

Ciao!
Omar
 

Emanuele

via col vento
16 Settembre 2005
10.403
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www.borntorun.it
Bici
Tarmac S-Works
Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
Mah... io esercizi di propiocettiva ne faccio a iosa, il'equilibrio è ottimo, non so, da questo punto di vista, quanto ancora dovrei migliorare. Andare oltre minuti e minuti in totale equilibrio.....

Il problema, per il mio caso, non è di equilibrio

E sottolineo anche una cosa. Fare la stessa discesa a tutta non è un problema, nel senso che, provandola e riprovandola, bene o male riesco a farla abbastanza forte. Il problema si pone quando in corsa affronti una discesa nuova. E' lì che mi manca la sensibilità per riuscire ad adattarmici subito...
Mah.. vedremo. Di sicuro correre con tutta gente che in discesa fila a manetta mi servirà.. Anche perchè il grosso problema ce l'ho quando si è in un gruppone, quando si va via in 10-12 tutti in fila la ruota la tengo...


OT X Emanuele: Domattina passo da Nico in bici, mollo la "civile" e prendo la Powercrankicizzata.... Se ci sei posso proseguire un pezzo verso lago maggiore anche se non so, come prima uscita, quanti km farò e quanto adattamento avrò...
Mal che vada sempre sabato uscirò con le PC.......

Ciao!
Omar


ok, ti kiamo + tardi, domani esco di sicuro! o-o
 

raggio

Novellino
11 Settembre 2005
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Parma
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scusatemi se mi permetto di dirvelo ma io credo che voi stiate dicendo molte stupidagini del tipo ecquilibrio serf palle.....tutto sbagliato come se un moto ciclista che va a 250 km/h in curva durante la settimana sta su una palla o sul serf tutte cose inutili perchè uno in bici impara ad andarci con gli anni come parlo da esperienza la borraccia in gara prima non la sai prendere al volo ma poi con il tempo impari la discesa è uguale io ero una mezza sega in discesa avevo paura non sapevo aggredire le curve ecc.... prima di tutto ho cominciato ad allenarmi con un mio compagno saetta in discesa e osservavo le traettorie e dopo qualche mese ho imparato ora con l'esperienza acquisita e un pizzico di spericolatezza sono molto folto forte anche io in discesa....però se posso darvi un consiglio e di non rischiare in allenamento le strade sono aperte al traffico....e se non si è veramente bravi è un attimo a sbagliare traettoria e finire contro una macchina :prega: :prega:
 

30x26

Apprendista Scalatore
21 Aprile 2004
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Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
E sottolineo anche una cosa. Fare la stessa discesa a tutta non è un problema, nel senso che, provandola e riprovandola, bene o male riesco a farla abbastanza forte. Il problema si pone quando in corsa affronti una discesa nuova. E' lì che mi manca la sensibilità per riuscire ad adattarmici subito...
e' la parte piu' difficile, ci vuole l'abilita' di saper indovinare l'ignoto. il grande discesista lo vedi su discesa sconosciuta, e' sempre in traiettoria tale da poter fronteggiare velocemente "qualsiasi" cosa segua.
l'anno prossimo i maestri non dovrebbero mancarti :-)
ovviamente e' tassativo saper impostare le curve, non sulla carta ma nella pratica degli eventi che si sussegguono veloci. non e' cosi' scontato riuscirci, solo quelli veamente bravi sono sempre nella traiettoria giusta. anche questo si puo' migliorare ma imho richiedera' sempre un certo fiuto.
sembra banale ma non lo e', prova a girare un po in macchina su strade di montagna e valuta quanta gente in auto imposta le curve in modo perfetto:
una minoranza! tutti questi quando saliranno su una bici continueranno ad impostare male.

sarebbe bello vedere delle helmet camera di discese su strada, li' si che si capirebbero veramente i segreti. per la mtb ce ne sono un sacco (anche se non si vedono mai i freni). su strada ho visto recentemente qualcosa di una discesa organizzata dalla red bull.
qualcuno ha dei link ad helmet camera su asfalto?
http://www.redbullroadrage.com/index.php
 
atsic ha scritto:
AleGiant ha scritto:
io ero una pippa in discesa ora lo sono un po meno grazie ai consigli che lessi qui tempo fa e a provare e riprovare su una discesa che conoscevo bene: piano piano ti rendi conto che i limiti si spostano sempre piu in la.. e vai piu forte e anche grazie ad un articolo su una rivista dove Celestino racconta i suoi "segreti", se la trovo scannerizzo l articolo

bravo, se lo trovi scannerizzalo! Sono proprio curioso di leggere quello che dice uno dei migliori discesisti del peloton.. :-)



Forse Ale si riferisce a quanto scritto da Luca Cipitoz, lo riporto qui sotto, con un copia/incolla:

Stringo il tubo orizzontale con tutte e due le ginocchia. I pedali sono in posizione orizzontale ma davanti quello esterno alla curva ed indietro quello all'interno; così il ginocchio davanti spinge verso il centro della curva e il ginocchio che si trova all'interno fa da fulcro. Il tubo orizzontale e quindi la bicicletta ricevono dalle ginocchia la spinta necessaria a chiudere con maggior violenza la curva. Dunque non serve frenare in curva perchè la bici non "scappa" verso l'esterno ma viene "dirottata" come su un binario verso l'interno della curva. L'operazione non è istintiva, ci vuole solo un po' di pratica. Comunque solo il fatto di stringere la bicicletta con le ginocchia rende il complesso bici/corridore molto più reattivo e dinamico in curva.

Grande Luca...
Io ho provato, ma mi riesce poco naturale.
 
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...

Guest
dru ha scritto:
il discorso cambia sul tecnico, sulle S, sui tornanti. prendiamo sempre il fedai dallo stesso versante: precisamente i tornanti ad inizio discesa...ci sono quei 3-4 km da PAURA....che quando li hai finiti...dici "cacchio risalgo per il gusto di rifarli...poi vedi il cartello del 15 % e lasci perdere...ma questo è un altro discorso!!!" qui ci vuole fegato e occhio...oltre ad ottimi copertoncini (o tubolari). una S veloce fatta in pieno ti regala tantissimi secondi. un tornante preso come si deve altrettanto. un tratto tecnico necessita il giusto ritmo, come se fosse una musica, devi seguire la melodia e tutto viene facile.

Grande! Hai reso alla perfezione quello che provo io quando faccio un tratto tacnico a manetta.

Stringo il tubo orizzontale con tutte e due le ginocchia. I pedali sono in posizione orizzontale ma davanti quello esterno alla curva ed indietro quello all'interno; così il ginocchio davanti spinge verso il centro della curva e il ginocchio che si trova all'interno fa da fulcro. Il tubo orizzontale e quindi la bicicletta ricevono dalle ginocchia la spinta necessaria a chiudere con maggior violenza la curva. Dunque non serve frenare in curva perchè la bici non "scappa" verso l'esterno ma viene "dirottata" come su un binario verso l'interno della curva. L'operazione non è istintiva, ci vuole solo un po' di pratica. Comunque solo il fatto di stringere la bicicletta con le ginocchia rende il complesso bici/corridore molto più reattivo e dinamico in curva.

Stringere il tubo orizzontale con le due ginocchia mi sembra davvero poco naturale infatti io tendo sempre a cacciare fuori il ginocchio interno alla curva...in ogni caso mò so curioso proverò sicuramente! o-o
 

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