Buongiorno a tutti,
Ho letto con curiosità i commenti al lancio di ACOL.
Come è normale in un forum, si sono dette molte cose, spesso incorrette, non avendo le informazioni giuste.
Vi prego di lasciarmi puntualizzare solo alcune cose:
1. Il press release è vacuo in quanto non è un press release. Si tratta della libera traduzione fatta da bdc-mag (suppongo) di un estratto di un’intervista rilasciata a Bike Europe, sito riservato agli operatori di settore registrati, dunque non destinato al pubblico
2. Ernesto è mio zio, non mio nonno. Nessun denaro di Ernesto o altri ex soci è stato investito in questo progetto
3. La Colnago, di proprietà emiratina, non è la casa madre. Nessun membro della famiglia Colnago è coinvolto o lavora nella Colnago da anni
4. Alcol era la seconda opzione per il nome, ma temevamo di perdere anche i potenziali clienti astemi…
Per tutto il resto dovrete attendere il vero lancio che sarà a inizio dicembre.
Da parte vostra, suggerimenti sono comunque sempre graditi.
Alex Colnago
In bocca al Lupo per la tua avventura.
Al di la degli errori come magazine per l’articolo, i reddatori hanno fatto il loro mestiere bene.
Almeno per l’italia e il lancio il leaking del genere non è un male, anzi.
Per il piazzamento sul mercato, li sarà compito di chi seguirà il marketing e i commerciali.
Gia la percezione che vuoi dare alla linea, se classica, tech, sport enthusiat, casual etc.cambia il messaggio, il logo.
Anche l’eventuale rete di vendita, la marginalità del prodotto per la rete.
Una bici aero diciamo che è da enthusiast, potresti andare a 3 stipendi netti del cliente tipo dei mercati di riferimento sul rrp.
Forse di più ma nemmeno si sa come sarà il logo.
Io ad esempio per una bici non spenderei più di due mensilità nette, e prendo 1850) ma io punto a un prodotto endurance, che sia piacevole come linea e comodo, non guardo il peso, ma valuto certi contenuti ma con colori che richiamino l’estate, l’aria aperta.
L’arancio, il giallo pastello, il verde prato.