Quello si può fare sì, ma comunque è limitante per un personaggio pubblico che ha fatto (come tanti) dell'interazione con i followers un punto di forza. Giusto o sbagliato che sia il mondo si è spostato in questa direzione e di conseguenza il mercato è andato lì. Le aziende preferiscono dare risalto agli influencers piuttosto che agli atleti, ma mica perché sono cattive, lo fanno perché hanno visto che hanno più ritorno, gli atleti che lo hanno capito hanno cominciato anche loro a curare la parte social e chi non si vuole adeguare lo fa a suo rischio.
Sabato la cuginetta della mia ragazza che è una bambina mi ha chiesto chi fosse il mio youtuber preferito, e poi mi ha fatto vedere un tipo che gioca a Minecraft su youtube. Mi ha anche dato 47 anni ma questa è un'altra storia
(ne ho 34).