Non ho dubbi.. so che sei esperto in questo.Ho visto una persona annegare. Metaforicamente
Daltronde ognuno fa ciò che può.
Non ho dubbi.. so che sei esperto in questo.Ho visto una persona annegare. Metaforicamente
Una sola unità non fa di me un esperto. Dovrei studiare di piùNon ho dubbi.. so che sei esperto in questo.
Daltronde ognuno fa ciò che può.
Strano.. ne hai una sfilza in firmaUna sola unità non fa di me un esperto. Dovrei studiare di più
Vivi, vegeti e pensanti. Quasi tutti laureati, porcapalettaStrano.. ne hai una sfilza in firma
Buon per loro.. e per te, avrai più materiale.Vivi, vegeti e pensanti. Quasi tutti laureati, porcapaletta
Sono persone, non materialeBuon per loro.. e per te, avrai più materiale.
Credo che tu non abbia colto il senso ironico del mio post.Beh, non saranno stati laureati in ingegneria, ma i calcoli ed i teoremi li usavano eccome, li hanno "solo" inventati
Visti i risultati,mi sembra che gli acquedotti romani siano ancora tutti in piedi...Mi affiderei senza dubbio a un antico romano....Credo che tu non abbia colto il senso ironico del mio post.
Ad ogni modo, se avessi il dono di viaggiare nel tempo, per costruire casa tua o banalmente un ponte che devi percorrere ogni giorno in auto, andresti ai tempi degli acquedotti romani a prendere un tecnico dell'epoca o incaricheresti un ingegnere odierno? Così, tanto per sapere.
Per l'appunto, le persone Tutte forniscono materiale in abbondanza.. metaforicamente parlandoSono persone, non materiale
L'ho già scritto.. sono semplicemente affamato di sapere, qualcuno li definisce curiosi giusto per farla breve.. altri.. in altro modo, giusto per no scadere nell'incensamento.Prete non sei, ingegnere nemmeno...
Avevo colto l'ironia, ho solo calcato ancora di più la mano. Ora non c'entra molto con la discussione, ma ormai facciamo due chiacchiere. Penso che a competenza non ci sia questa gran differenza (si usano ancora calcoli vecchi secoli se non millenni), anzi forse un ingegnere dell'epoca era più a contatto con la realtà delle opere, visto che non è che ci fossero mezzi meccanici stratosferici per le costruzioni come ora, e tante volte i tecnici perdono di vista la fattibilità pratica di certe opere.Credo che tu non abbia colto il senso ironico del mio post.
Ad ogni modo, se avessi il dono di viaggiare nel tempo, per costruire casa tua o banalmente un ponte che devi percorrere ogni giorno in auto, andresti ai tempi degli acquedotti romani a prendere un tecnico dell'epoca o incaricheresti un ingegnere odierno? Così, tanto per sapere.
Si si, la conosco già la storia dell'affamato di sapere. Alcuni li chiamano così, altri esperti da bar. Come sai, io sono vecchio ed ancorato a forme di studio arcaiche: università, preparazione accademica, acquisizione di sapere profondo...Per l'appunto, le persone Tutte forniscono materiale in abbondanza.. metaforicamente parlando
L'ho già scritto.. sono semplicemente affamato di sapere, qualcuno li definisce curiosi giusto per farla breve.. altri.. in altro modo, giusto per no scadere nell'incensamento.
Manca l'elemento più importante, ma se sei convinto che leggere-studiare ti elevi o sviluppi qualità che non possiedi.. fai pure, sappi che se ci sono basi su cui studiare.. è perchè qualcuno si è soffermato ad osservare prima, riflettere, calcolare ed infine fare uso dell'intuito e questo o ne sei dotato oppure nisba.università, preparazione accademica, acquisizione di sapere profondo...
Io si.. ma solo per il caffè e come credo tu sappia non ho modo all'oggi neppure di poter scambiare 2 parole con chicchessia.. purtroppo.E con ciò, chiudo. Al bar non vado neppure nel mondo reale
Ho smesso di leggere l'articolo
L'ho già scritto.. sono semplicemente affamato di sapere
Avevo colto l'ironia, ho solo calcato ancora di più la mano. Ora non c'entra molto con la discussione, ma ormai facciamo due chiacchiere. Penso che a competenza non ci sia questa gran differenza (si usano ancora calcoli vecchi secoli se non millenni), anzi forse un ingegnere dell'epoca era più a contatto con la realtà delle opere, visto che non è che ci fossero mezzi meccanici stratosferici per le costruzioni come ora, e tante volte i tecnici perdono di vista la fattibilità pratica di certe opere.
I materiali sono diversi, il calcestruzzo armato non era presente come al giorno d'oggi. Ma sapevano calcolare benissimo cosa ci voleva, e come doveva stare insieme un edificio. Le murature collaboranti avevano un'importanza fondamentale nella costruzione dell'opera, ad esempio il Colosseo tra tutti i blocchi di travertino ha delle code di rondine (che si usano ancora al giorno d'oggi!) scalpellinate direttamente sul posto e riempite di metallo fuso, per vincolarli uno all'altro. L'utilizzo di malte cementizie e calce sono state inventate in antichità (come il calcestruzzo, ma non armato) ed erano altamente performanti, e la maggior parte delle volte anche superiori, perché non venivano calibrate per una specifica resistenza. Addirittura le case più povere fatte con muratura a terra, hanno una cura di costruzione maniacale, ogni sasso è squadrato e posato in maniera collaborante. Archi, travi, chiavi, pesi, tutto era calcolato e la statica era ben chiara nel polso del o dei progettisti, come la protezione dell'opera dalle intemperie. Ora invece abbiamo software di calcolo incredibili, ma vediamo ancora crollare ponti o fabbricati per difetti di fabbricazione. Gli ingegneri (non tutti sia chiaro eh, i bravi ci sono anche ora) ormai tendono a sovradimensionare a prescindere, non a calcolare quello che effettivamente servirebbe e a non avere ben chiaro anche l'aspetto economico dell'opera.
Tornando alla tua domanda su chi sceglierei come progettista, non so rispondere, probabilmente la scelta migliore sarebbe un mix tra le due figure
manodopera e materiale, al netto delle opere che invece sono crollate( o di quelle che stanno su a tentativi falliti..) quelle integre sono solitamente mostruosamente sovradimensionate a livello strutturale, cosa che ora implicherebbe costi, tempi e problemi logistici mostruosii palazzi, i ponti, le strutture crollavano anche al tempo dei romani...
se alcuni dei loro manufatti son rimasti integri è semplicemente perché costruiti bene e per una serie di eventi "fortuiti" (se le condizioni dell'ambiente circostante nei millenni non sono cambiate).
e poi i romani avevano una "fortuna" che oggi non abbiamo: la manodopera!
il problema era solo portare i materiali... poi potevano scegliere dove costruire: oggi le superfici libere non ci sono, ovvero se bisogna far passare una strada bisogna fare i conti con avvocati per espropri, zone già edificate ecc. in pratica le uniche aree libere in genere sono quelle nei secoli meno "buone"... e la moderna ingegneria ha fatto veri e propri miracoli in tal senso, ha realizzato dove era impensabile realizzare.
i romani non avevano a che fare con gli avvocati...
sono discorsi da bar ovviamente, ma alla "leggerezza" deve esserci un limite... il muratore non ne sa più dell'ingegnere!
Sovradimensionate dici ?manodopera e materiale, al netto delle opere che invece sono crollate( o di quelle che stanno su a tentativi falliti..) quelle integre sono solitamente mostruosamente sovradimensionate a livello strutturale, cosa che ora implicherebbe costi, tempi e problemi logistici mostruosi
tipico ponte romano del 1874Sovradimensionate dici ?
Non semplicemente ben pensate-progettate ?
Vedi l'allegato 462053
Oltre che con gusto estetico.
Si parlava mica solo di quellitipico ponte romano del 1874
i palazzi, i ponti, le strutture crollavano anche al tempo dei romani...
se alcuni dei loro manufatti son rimasti integri è semplicemente perché costruiti bene e per una serie di eventi "fortuiti" (se le condizioni dell'ambiente circostante nei millenni non sono cambiate).
e poi i romani avevano una "fortuna" che oggi non abbiamo: la manodopera!
il problema era solo portare i materiali... poi potevano scegliere dove costruire: oggi le superfici libere non ci sono, ovvero se bisogna far passare una strada bisogna fare i conti con avvocati per espropri, zone già edificate ecc. in pratica le uniche aree libere in genere sono quelle nei secoli meno "buone"... e la moderna ingegneria ha fatto veri e propri miracoli in tal senso, ha realizzato dove era impensabile realizzare.
i romani non avevano a che fare con gli avvocati...
sono discorsi da bar ovviamente, ma alla "leggerezza" deve esserci un limite... il muratore non ne sa più dell'ingegnere!
manodopera e materiale, al netto delle opere che invece sono crollate( o di quelle che stanno su a tentativi falliti..) quelle integre sono solitamente mostruosamente sovradimensionate a livello strutturale, cosa che ora implicherebbe costi, tempi e problemi logistici mostruosi