Ciao, io ho lo stesso tuo modello di slow cooker. Il fatto che scaldi la cera piano è un pregio, non un difetto, effettivamente se si chiama "slow" cooker un motivo ci sarà pure

Come giustamente hai rilevato, la ceratura non è una cosa da fare "al volo", perché sebbene richieda un tempo attivo basso, ha comunque dei tempi passivi notevoli, in primis la fusione della cera.
Il "trucco", se così si può definire, è crearsi un proprio protocollo. Per esempio io si solito cero il sabato, di ritorno dall'uscita. Arrivo, appoggio la bici, accendo lo slow cooker (a 1, non a 2), sgancio la catena, le dò un colpo di straccio, la "spiedino" e la appoggio sulla cera. Dopodiché salgo a fare la doccia, mangio, faccio quello che devo fare, se devo uscire esco, ecc... Quando ho tempo passo dentro che ormai la cera è fusa con la catena a bagno, agito una trentina di secondi, spengo tutto e appendo.
La volta dopo che devo andare in bici, prendo la catena, la "sgranchisco", la rimetto su e vado.
In questo modo non mi accorgo nemmeno di fare manutenzione. Il vantaggio di avere lo slow cooker è che puoi dimenticarti dentro la catena anche una settimana che non succede niente (ovviamente non lo faccio, era giusto per fare un esempio). In questo modo utilizzi i tempi morti a tuo favore piuttosto che "giocarci contro". Spero di essere riuscito a passare il concetto che volevo esprimere.