Secondo questa tua idea, quale sarebbe lo scopo dello sport in un contesto di regole che permettono il doping libero?
Secondo me lo sport è e deve continuare ad essere fonte di valori positivi e di storie di atleti in cui il pubblico si rispecchia e di cui sogna di seguire le orme. Lo spettacolo (e il business) sono la conseguenza di questo potere che ha lo sport di farci sognare, non il fine ultimo. E infatti il grande campione che attira i tifosi non si puo’ pianificare a tavolino, è un misto di fattori genetici, atletici, di imprese, di storia personale, di cadute e rinascite, di carattere e altro. E infatti alcuni campioni amatissimi non hanno nemmeno vinto molto.
Ma anche ipotizzando che io abbia torto e sia solo un ingenuo e immaginando di seguire la strada che proponi, credo che la competizione che verrebbe fuori sarebbe finta e perderebbe interesse, una spece di wrestling dove le mosse e i vincitori sono studiati a tavolino, dove le sostanze migliori vengono date agli atleti piu’ telegenici e dove tutto e’ solo e unicamente finalizzato al business. Ci sarebbe posto nel tuo concetto di sport per un Thibaut Pinot? A me sembra una cacata pazzesca.