Alla fine è prima di tutto una questione di regole
no.è propio questo il punto. Non è una questione di regole. O meglio non solo una questione di regole.
Alla fine è prima di tutto una questione di regole
E invece si.no. questo è il punto.
Anche un po' di tolleranza e comprensione delle ragioni altrui, specie quando sono (o sembrano) "scudate" dalla leggeil problema è quando si parla di statistica, ti preavviso già, che viene mal tollerata. Tutti sono ovviamente attenti e la statistica si applica sempre agli altri, perche io non sono scemo mica mi fermo al bar come gli altri. Ci vuole un po di ram per estendere il pensiero. Vedo, purtroppo, più egoismo che ram..
Scusa dove sta scritta la limitazione del territorio comunale?E invece si, a meno che ti fai un anello nel tuo comune, e per chi si fa dai 50km in su ad uscita è impossibile.
Dai su l'ha detto anche Cassani di non fare i deficienti.
fermati alcuni ciclisti amatoriali che si allenavano questa mattina (ma non avevano ragioni urgenti per uscire per strada)
E invece si.
Perché se sfidi chi non la pensa come te solo sul piano delle regole, dandone una interpretazione che non è comprensibile stando al significato letterale, lo stimoli a dimostrare che hai torto.
Non riesco ad aprire il link. Se il contenuto dell'articolo è quello che si desume da quello del link è proprio ciò a cui cercavo di far riferimento con il mio pensiero nei post di cui sopra. Si possono dare, a quanto pare emergere nei vari post, due interpretazioni, una restrittiva (la mia) una permissiva o estensiva (quella di chi fa prevalere l'art.2, e, quindi, la libertà di uscire). Però vi è la concreta possibilità che possa accadere ciò che è accaduto a questo gruppo di "colleghi" amatori: essere fermati e, probabilmente, sanzionati. In tal caso, spiegate voi, ai tutori della legge che facevate parte del "gruppo di coloro che interpretavano il decreto in maniera permissiva".E invece si, a meno che ti fai un anello nel tuo comune, e per chi si fa dai 50km in su ad uscita è impossibile.
Dai su l'ha detto anche Cassani di non fare i deficienti.
fermati alcuni ciclisti amatoriali che si allenavano questa mattina (ma non avevano ragioni urgenti per uscire per strada)
Anche un po' di tolleranza e comprensione delle ragioni altrui, specie quando sono (o sembrano) "scudate" dalla legge
Per alcuni perdere un mese di bici può essere un fatto molto importante, per altri no. Alcuni mettono la bici subito dietro la famiglia (alcuni addirittura prima). Altri ne hanno fisiologicamente bisogno per rilassarsi e stare in pace con sé e con gli altri. Altri ancora sono dipendenti dalle endorfine che il post training ti rilascia.
A queste persone potrai dire che sono degli esaltati, che sono degli anacronistici atleti mancati, che corrono per la sportina e quello che vuoi ancora. Potrai trattarli con sufficenza e paternalismo alla stregua di piccoli mentecatti incoscienti del valore di una loro eventuale rinuncia... E loro ti risponderanno sempre che siccome il loro spazio e la loro scelta è autorizzata sei tu quello che parla a sproposito.
Non c'è nulla di peggio di un dialogo tra sordi quando c'è da remare tutti verso una unica direzione
hai ragione.
Sotto un certo livello culturale/di intelligenza l'unico sistema che funziona è regola e castigo. Tendo sempre a sopravvalutare il prossimo.
colpa mia.
Non riesco ad aprire il link. Se il contenuto dell'articolo è quello che si desume da quello del link è proprio ciò a cui cercavo di far riferimento con il mio pensiero nei post di cui sopra. Si possono dare, a quanto pare emergere nel post, due interpretazioni, una restrittiva (la mia) una permissiva o estensiva (quella di chi fa prevalere l'art.2, e, quindi, la libertà di uscire). Però vi è la concreta possibilità che possa accadere ciò che è accaduto a questo gruppo di "colleghi" amatori: essere fermati e, probabilmente, sanzionati. In tal caso, spiegate voi, ai tutori della legge che facevate parte del "gruppo di coloro che interpretavano il decreto in maniera permissiva".
ricorso e non cacciare un euro, saranno poi i tutori della legge a dover dare spiegazioni dell'errata interpretazione del decreto.Non riesco ad aprire il link. Se il contenuto dell'articolo è quello che si desume da quello del link è proprio ciò a cui cercavo di far riferimento con il mio pensiero nei post di cui sopra. Si possono dare, a quanto pare emergere nei vari post, due interpretazioni, una restrittiva (la mia) una permissiva o estensiva (quella di chi fa prevalere l'art.2, e, quindi, la libertà di uscire). Però vi è la concreta possibilità che possa accadere ciò che è accaduto a questo gruppo di "colleghi" amatori: essere fermati e, probabilmente, sanzionati. In tal caso, spiegate voi, ai tutori della legge che facevate parte del "gruppo di coloro che interpretavano il decreto in maniera permissiva".
D'accordo: mi arrendo!ricorso e non cacciare un euro, saranno poi i tutori della legge a dover dare spiegazioni dell'errata interpretazione del decreto.
Scusa dove sta scritta la limitazione del territorio comunale?
per forza, hai torto marcioD'accordo: mi arrendo!
I territori erano le provincieGazzetta Ufficiale
www.gazzettaufficiale.it
art 1.1 a)
a) evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in
uscita dai territori di cui al presente articolo, nonche' all'interno
dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da
comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero
spostamenti per motivi di salute. E' consentito il rientro presso il
proprio domicilio, abitazione o residenza;
Allora non puoi uscire dalla provincia. Che non è poco, in ogni caso.I territori erano le provincie
Scusa ma non funziona così. Non sì viola il codice della strada ma il codice penale. Le FF.oo al limite segnalano in procura il tuo nominativo e poi inizia la iter del procedimento penale. Dopo la segnalazione (2 fogli di carta) le FF.oo non devono fare più niente. Molto probabilmente verrebbe emessa una condanna per "decreto", opponibile sicuramente ma sempre con spese per avvocati ecc.ricorso e non cacciare un euro, saranno poi i tutori della legge a dover dare spiegazioni dell'errata interpretazione del decreto.
Se si volesse riconoscere ultrattivita' ad una suddivisione poi abbandonata nel successivo testo di legge, sìAllora non puoi uscire dalla provincia. Che non è poco, in ogni caso.