I prezzi cominciano a scendere (non per tutto)

thornn

Gregario
16 Novembre 2020
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Bici
trek
Sono Capoufficio pacchi alle Poste, la paga e´ quella che e´ :-(
ma guarda che il 90% che spende 5000 euro per un paio di ruote le compra a rate e non tiene famiglia. quindi giocano facile. il 10% tiene i schéi e non perdono tempo a prendere per il culo chi ha ruote medio gamma e beati loro.io al loro posto cambierei bici ogni 6 mesi. anzi forse ne avrei già cambiate talmente tante che mi sarei pure stufato. poi c'è sempre chi discute di tante cose facendo finta di avercele a casa quando le ha viste solo in foto
 

ALEMAURO

Pedivella
13 Settembre 2007
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Anche perché in Cina non esiste il copyrihgt..così come la privacy e tante altre menate che da noi fanno piu danni che benefici
Opinione che non condivido.
Se pensi quanto ci complica la vita la finta privacy... e il copyright che viene spesso usato per fare un fiume di soldi anche a scapito nostro, case farmaceutiche comprese. Ma si và O.T.
A Shangai c'è un negozio accanto a uno Microsoft dove vendono l'esatto uguale all'originale, pubblicizzato anche in vetrina
 

sembola

Scalatore
22 Aprile 2004
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Se pensi quanto ci complica la vita la finta privacy... e il copyright che viene spesso usato per fare un fiume di soldi anche a scapito nostro, case farmaceutiche comprese. Ma si và O.T.
Le legislazione sulla proprietà intellettuale può essere discussa nei suoi dettagli, per esempio nella durata della protezione, ma nel principio è giusta e necessaria. Altrimenti nessuno investirebbe in prodotti nuovi, siano farmaci o cambi per bici.
Sulla privacy se non si capisce la portata della cosa alzo le mani.



Posso chiederti da dove hai recuperato questa informazione?
Io ho acquistato Sensah e se fosse vero quanto da te scritto mi sentirei in "colpa", non amo violare le leggi....
Non lo scrivo con intento polemico, sia chiaro, solo mera informazione/conoscenza.
Grazie
L' "illegalità" eventualmente l' commessa Sensah, non tu.
 
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ALEMAURO

Pedivella
13 Settembre 2007
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Le legislazione sulla proprietà intellettuale può essere discussa nei suoi dettagli, per esempio nella durata della protezione, ma nel principio è giusta e necessaria. Altrimenti nessuno investirebbe in prodotti nuovi, siano farmaci o cambi per bici.
Se non fosse che per i cambi delle bici non mi cambia la vita..magari un farmaco che costa migliaia di € non posso permettermelo e la vita me la cambia. Io sarei dell'idea che venga riconosciuto un compenso da chi usa il brevetto a chi lo ha fatto. Anche perchè con la situazione attuale, se invento qualcosa poi non ho i soldi per brevettarlo..quindi rimane un giro tra ricchi
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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nel mondo non lo so. nella mia zona, dubito che ci siano 2 ciclisti su 100 che conoscono Sensah.
Microshift normalmente è installato su bici di così bassa gamma che il proprietario magari nemmeno sa che esistono più produttori che fanno cambi di biciclette. Per noi appassionati sembra impossibile mi rendo conto.
Io mai sentito e mai visto uno in Veneto.........stavo guardando su internet e costa pochissimo.
Ma a cosa puo' essere paragonato,a un 105 ?
 

charlietrotter

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2011
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Sono un convinto fan dei telai no- brand dal 2012 quando assemblai un fm-028 preso da Deng-Fu.
Lo stesso telaio ancora oggi (10 anni e minimo 50000km) vive e macina km in condizioni estreme (e quando dico estreme vuol dire trattato MOLTO male...).
Leggetevi il mio post di qualche mese fa:

Ho anche scritto in passato che non devo piu' convincere nessuno e non mi interessa.
Pero' quando si scrive che quei telai sono buoni perche' non flettono e quegli altri sono scarsi perche' flettono si scrive una stupidaggine di una banalita' estrema.
(la rigidita' e' come la scorrevolezza in questo forum; inoltre fa molto celodurismo:mrgreen:...).

Riguardo all'invidia...; io personalmente non sono invidioso. Ma poi questo sentimento fa scattare in tanta gente il desiderio di possesso del bene, a volte a qualsiasi prezzo e spesso a rate. Di solito chi compra le cose a rate (non tutti certo, ma molti si...), mi fa un po' tristezza, ma siamo in democrazia e contento lui, contenti tutti. Lo potrei accettare personalmente su beni di prima necessita' (mutuo della casa) o cespiti per uso lavorativo, etc., per la bici francamente NO.
Pedalo anche in gruppo con telai no-brand e non mi sento a disagio, per niente. Ma sono sicuro che molti del gruppo lo sarebbero, a disagio con un tal telaio in mezzo agli altri cicloamatori. Si chiama desiderio di omologazione/accettazione che trova nei "marchi" la piena affermazione e senso di appagamento. Da qui anche il ricorso al tarocco, il cosiddetto "vorrei ma non posso".
Tra l'altro so per certo di un grande negozio di bici della mia zona che vende il 95% delle bici a rate (e non solo quelle top).

Anche con le auto stesso discorso: la mia vecchia Punto del 2002 (sporca e anche rigata) va benissimo e non mi sogno assolutamente di cambiarla almeno finche non schiatta; non mi serve per lavoro e mi deve portare ogni tanto da x a y e ritorno, e basta. Pero' guidandola in mezzo a tanti Suv e carriarmati nuovi vari mi sento solamente a disagio perche' obbiettivamente penso inquini, motivo per cui cerco di usare sempre e solo la bici per i piccoli spostamenti. Personalmente non mi sento pezzente e non me ne puo' fregare niente. Ma tanti altri ne soffrirebbero.
 
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charlietrotter

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2011
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Ripensandoci sono anche io invidioso (penso che lo siamo tutti, ognuno verso campi/settori diversi).
Ad esempio invidio quelli che hanno tanto tempo libero e un lavoro che li gratifica ( a volte e' fortuna, ma spesso e' il risultato di scelte azzeccate o sacrifici in passato).
Oppure quelli che anche invecchiando non hanno mai problemi di salute (chi non vorrebbe essere come loro...).
Riguardo alla bici non invidio il mezzo. Ma invidio il ciclista.
Ad esempio quelli che mangiano a tutte le ore quello che vogliono e non ingrassano un etto.
Oppure quelli che fanno 1000 km all'anno e che vanno comunque come treni.
Scusate l'OT. Di cosa si parla? I prezzi cominciano a scendere? A me non sembra...
 

RamboGuerrazzi

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28 Marzo 2007
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Di solito chi compra le cose a rate (non tutti certo, ma molti si...), mi fa un po' tristezza,

cambierei solo questo: se oggi ti offrono un pagamento a interessi zero, senza costi aggiuntivi, in realtà ne hai solo che da guadagnarci, dati i tassi di interesse che ci sono. Dal punto di vista finanziario, i vecchi adagi a noi tanto cari a volte ci fanno perdere soldi.
 

martin_galante

Nel Gruppetto
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cletta
Immaginavo che Sram non avrebbe mai lasciato così tanto scoperta da brevetti la sua produzione da permettere una copia praticamente identica... anche smontando i comandi, è palese la copia.
Posso chiederti da dove hai recuperato questa informazione?
Io ho acquistato Sensah e se fosse vero quanto da te scritto mi sentirei in "colpa", non amo violare le leggi....
Non lo scrivo con intento polemico, sia chiaro, solo mera informazione/conoscenza.
Grazie

Scusa dove hai letto che è illegale comprare Sensah in europa? I loro componenti sono in vendita su Amazon italia

La mia era una supposizione, ma con cognizione di causa. Con l'idea che il reato sia quello di 'incauto acquisto'; con sentenza della Cassazione e[ stato piu' volte indicato nel cliente finale il corresponsabile del reato anche nel caso di utenti che acquistino merce non palesemente contraffatta.

Credo sia evidente che Sensah violi PI di altri, e mi sembra improbabile che ci siano accordi di colicenza con Shimano&Co. Questi prodotti arrivano in Europa in genere passando per paesi 'amici' come Ungheria e Polonia. Il fatto che sia su Amazon non vuol dire un bel niente, per un venditore s traniero aprire uno store su amazon senza adeguarsi alla legislazione vigente e' lo standard. Dubito che trovi uno store italiano, o una casa produttrice che opera legalmente in Europa che ti venda Sensah. Che poi la guardia di finanza di fatto decida di procedere molto raramente contro gli utenti finali, infatti anche contro i venditori, e' altra cosa.
 

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