D'altronde stai provando a stimolare caratteristiche che sono intrinsecamente più difficilmente adattabili di altre, o che richiedono più tempo per essere modificate. E adattamento non corrisponde linearmente a modifica della prestazione.
Se parliamo di prestazione, e partendo da quanto sopra, gli interventi che si sono dimostrati efficaci (prestazione sulla lunga distanza, efficienza; valutati rispetto all'effetto della sola attività di endurance) per atleti di endurance di varia esperienza sono:
- in aggiunta all'attività di endurance, quindi siamo comunque in ottica concurrent training (così riduciamo ulteriormente i timori di guadagnare troppa massa muscolare
)
- del tipo heavy resistance (>85% 1RM)
Solitamente NON si è misurata quache prestazione superiore (almeno sui tempi tipici degli studi condotti) rispetto alla sola attività di endurance con:
- basso volume di attività di questo tipo
- bassa intensità (<80% 1RM)
- durata ridotta (<8 settimane;
io lo interpreto come conferma che in generale si interviene su aspetti che rispondono lentamente)
Esistono chiaramente differenze a seconda di quanto precedentemente allenato sia il soggetto (e di come risponde il singolo, per caratteristiche o suoi fattori limitanti - ndr).
Quello che ti ho riportato è un breve riepilogo del relativo capitolo della nuova edizione del libro sull'allenamento di endurance di Iñigo Mujika et al. (così forse rispondo un po' meglio anche a
@canserbero )