Giornata asciutta e vento molto forte sul Koppenbergcross, per un percorso tutto da pedalare, senza barriere, scalinate o tratti di corsa.
Cinque giri per le ragazze, con sei scalate all'iconico muro (lancio compreso), e arrivo in cima; rispetto a quanto indicato, sono assenti, oltre a Marianne Vos anche Pieterse, Vas e van der Heijden.
Fem van Empel cambia strategia e saluta tutte al secondo giro, con una superiorità imbarazzante. Dietro, Betsema (che al traguardo si accascia contro le transenne) stacca van Anrooij al penultimo giro, poi Honsinger, Schreiber, van Alphen e Isabella Holmgren.
Giornata da dimenticare per Pauline Ferrand Prevot, al rientro nel cross dopo quasi tre anni: litiga con la catena al secondo giro quando era in settima posizione e, dopo aver perso un po' di tempo, decide di tornare ai box a spinta per cambiare bici. Poi all'ultimo giro ha di nuovo problemi di trasmissione e si deve fare il Koppenberg di corsa con la bici a spalla, chiudendo dodicesima.
Dopo aver perso l'europeo di mtb per lo stesso problema, forse è il caso per lei di fare qualche corso di meccanica...
Otto giri (e nove scalate) per i maschi, tra i quali mancano Sweeck, Hermans, Kuhn, Vandeputte e altri (una trentina i partenti).
Vanno via Iserbyt (caduta di catena anche per lui, ma se la cava molto meglio della francese) e van der Haar, a cui si aggiunge Vanthourenhout; qualche tentativo dei due Pauwels, rintuzzati dall'olandese, ed un ultimo giro thrilling: il campione europeo scivola in curva bloccando anche Iserbyt, sembra spalancarsi un portone per Vanthourenhout che affronta l'ultima scalata al muro in pavé con un vantaggio che pare di tutta sicurezza, ma non ha fatto i conti con la rabbia di Lars che si produce in una furibonda rimonta e vince, mentre Michael crolla e viene superato anche dal compagno di squadra.
Quarto un ottimo Adams, poi Ronhaar, Lockx e Nys, in difficoltà sul muro.
Un van der Haar veramente maiuscolo, a Namur potrebbe tenersi la maglia di campione continentale.
Colori azzurri: Francesca Baroni 28ma, Lorenzo Masciarelli buon decimo e primo dei non belgi tra gli U23 (vittoria di Victor van de Putte), Stefano Masciarelli 21mo tra gli U19 (vince l'americano Andrew August, davanti all'inglese Akers, al ceco Jezek ed all'ungherese Barnabas Vas, solo quinto il primo dei belgi, addirittura quindicesimo il primo olandese...)