Ragazzi, scusate ma se avete da dire nello specifico sulla situazione personale di Iceman che ha aperto il topic, bene. Se no, per cose generali tipo il calcolo del fabbisogno ecc. ci sono i topic adatti, vi pregherei di proseguire lì.
Si, considero corrette le tue gradite e puntuali considerazioni, ma mi pareva lapalissiano che la mia congettura fosse un riferimento volutamente grossolano con il mero fine di portare a titolo esemplificativo un conteggio calorico.
I metodi più precisi sono spiegati con dovizia di particolari da giova nel topic testé citato
Mi viene un dubbio: a cosa serve calcolare le calorie? Mi spiego meglio, se per dimagrire, non ingrassare o non deperire è necessario calcolare le calorie, come si sipiega l'esistenza dei normopeso? con una fisiologica percentuale di grasso? che girano indisturbati per strada ignorando cos'è una caloria e il metabolismo basale ? Che cosa c'è di diverso fra loro e tutti gli altri?
si però son quei valori medi statistici, validi magari su un campione di 10000 persone, ASSOLUTAMENTE inutilizzabili per il calcolo sul singolo individuo.
è come dire, io ho 1000 euro in banca, tu 100.000, quindi statisticamente ne abbiamo 50500 entrambi
Se uno deve partire per impostare un certo regime alimentare, e deve farlo partendo da zero, cioè non avendo mai osservato la correlazione fra kcal assunte - stimato dispendio energetico o fabbisogno - andamento del peso, una quota dalla quale partire dovrà averla. Da lì l'utilizzo delle formule.
Si inizia un certo regime alimentare, si osserva l'andamento del peso e ci si regola poi di conseguenza in base agli obiettivi prefissati. Se l'obiettivo è il mantenimento, se il peso sale si cala il quantitativo, se il peso scende lo si aumenta, finché il peso non si stabilizza. Se l'obiettivo è il dimagrimento, si procede nello stesso modo fino a trovare la quota che permette una perdita di peso non superiore ad mezzo chilo a settimana o 1kg/10gg.
E' chiaro che questo lavoro lo si può fare a prescindere dalle formule, da dato che comunque da un certo quantitativo bisognerà partire, fra il nulla assoluto ed un'approssimazione e meglio l'approssimazione.
Tra parentesi, in tema di alimentazione, praticamente tutto è un'approssimazione; lo stesso concetto di chilocaloria è un'approssimazione.
si però son quei valori medi statistici, validi magari su un campione di 10000 persone, ASSOLUTAMENTE inutilizzabili per il calcolo sul singolo individuo.
è come dire, io ho 1000 euro in banca, tu 100.000, quindi statisticamente ne abbiamo 50500 entrambi
Tu cosa consiglieresti per una stima del fabbisogno?
Capisco che le cose che avete consigliato per dimagrire sono sacrosante, ma io che un modo di ragionare retrò, quando voglio dimagrire aumento le ore in bicicletta o running, ed elimino un pò di carboidrati.
BIA seria fatta con macchina per BIA e non con la bilancia da 50 euro.
e a meno che non si faccia il minatore, tralasciate pure le kcal bruciate con le varie attività giornaliere, escluso quelle veramente impegnative come lo sport.
poi se volete fare i "calcolatori", non potete evitare di pesare ciò che mangiate
Cerco di metterci una pezza, facendo un corretto PW ed assumento i ramificati.bisogna considerare che dimagrire e' diverso da perdere peso
+ allenamento e' meno carbo ti portano solo a perdere massa magra.
bisogna considerare che dimagrire e' diverso da perdere peso
+ allenamento e' meno carbo ti portano solo a perdere massa magra.
Esatto,La BIA la stima del fabbisogno la ricava non ex se, ma a partire dalla massa magra ed applicando ad essa una formula, per quel che mi risulta.
al limite + allenamento e meno proteine.......
Premetto di aver letto tutte le risposte e vi ringrazio.
Tornando un pelino a monte, Tenendo conto che lavoro come magazziniere in un colorificio, spannometricamente parlando è realistico per me un MB di 1900-2000 Kcal?