Gare Il mito della doppietta Giro-Tour

Maremonti76

Apprendista Passista
20 Gennaio 2018
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Un po' dal mare e un po' dai monti
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Wilier GTR disc
Vinge era comunque più forte, anche se Pogi fosse stato al 100%, per me avrebbe vinto il danese… Poi magari mi sbaglio, però ha dimostrato di averne abbastanza di più.
Si concordo, l'anno scorso al TdF Vingegaard era imbattibile.
Però Pogacar corre (e vince) da marzo a ottobre
:ola:
 
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Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Anche per me sono 51 a 49 per Vinge....ma Pogi ti fa innamorare!
Completamente d’accordo, anche se in alcune circostanze Vingegard si è dimostrato innegabilmente piu’ forte Pogacar vince per carisma del campione senza discussione. Vingegard e’ forte e basta, Pogacar oltre ad essere forte si vede che si diverte e trasmette passione. E anche quando ha perso ha avuto classe.
 

Kaiser Jan

Ammiraglia
19 Maggio 2010
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Completamente d’accordo, anche se in alcune circostanze Vingegard si è dimostrato innegabilmente piu’ forte Pogacar vince per carisma del campione senza discussione. Vingegard e’ forte e basta, Pogacar oltre ad essere forte si vede che si diverte e trasmette passione. E anche quando ha perso ha avuto classe.
Giustissima disamina
 

Tony 96

Scalatore
5 Maggio 2016
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Son dell’idea che Pogi stia facendo avvicinare al ciclismo moltissima gente, la semplicità con cui questo ragazzo si approccia alle gare e i suoi gesti, non possono che fare innamorare il pubblico.
L’immagine della borraccia di ieri è praticamente rimbalzata ovunque, sta diventando virale. Gli baci e gli abbracci con Urska, idem. Siamo fortunati ad aver visto questo fenomeno ancor prima che venisse dipinto così dai media.
Tutti quelli che gli stanno intorno, dai compagni di squadra fino al meccanico ogni volta esprimono parole molto belle su di lui, sulla semplicità di questo ragazzo…

C’era proprio bisogno di una figura così nel ciclismo e permettermi chi se ne frega se le vince tutte…
 

Kaiser Jan

Ammiraglia
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Son dell’idea che Pogi stia facendo avvicinare al ciclismo moltissima gente, la semplicità con cui questo ragazzo si approccia alle gare e i suoi gesti, non possono che fare innamorare il pubblico.
L’immagine della borraccia di ieri è praticamente rimbalzata ovunque, sta diventando virale. Gli baci e gli abbracci con Urska, idem. Siamo fortunati ad aver visto questo fenomeno ancor prima che venisse dipinto così dai media.
Tutti quelli che gli stanno intorno, dai compagni di squadra fino al meccanico ogni volta esprimono parole molto belle su di lui, sulla semplicità di questo ragazzo…

C’era proprio bisogno di una figura così nel ciclismo e permettermi chi se ne frega se le vince tutte…
È il Messi,il CR7,il Ronaldo,il Maradona ecc.... del ciclismo!
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
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Pellegrino proto01
Completamente d’accordo, anche se in alcune circostanze Vingegard si è dimostrato innegabilmente piu’ forte Pogacar vince per carisma del campione senza discussione. Vingegard e’ forte e basta, Pogacar oltre ad essere forte si vede che si diverte e trasmette passione. E anche quando ha perso ha avuto classe.
Vingegaard è il più forte al mondo nelle corse a tappe, fortissimo in salita, velocissimo nel recupero, la sua crono finale al tour 2023 è forse il momento di sport più alto che io ricordi, insieme al 9,58 di Bolt.

Pogacar è il 90% di Vinge in salita, il 90% di Vinge a cronometro, però è più esplosivo e adatto alle corse di un giorno.

come ciclista a 360° Pogacar è il più forte al mondo, Vinge è il migliore nei GT, per me.
 
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Fill

Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2020
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Venezia
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Pogacar, questo Pogacar made in 2024
Non ha rivali nelle corse a tappe, se non Pagacar stesso.
Faccenda doppietta Giro Tour. Al netto degli episodi condizionanti, cadute, accidenti vari..
Credo stia solo a lui e agli stimoli che si dare.. SE da qui alla partenza riesce a mantenere concentrazione su quello che sa fare.
Cioè andare in bici e stare davanti..
Non vedo chi possa impensierirlo.
Il suo vero punto debole, da quello che abbiamo veduto fin qui è il caldo, sopra i 30 gradi soffre.. Al giro gli è andata di lusso :mrgreen:
E secondo la mia opinione, quella francese è la corsa che gli piace di meno.. Aspetto non irrilevante, quando hai come rivale solo i tuoi limiti.
Il Danese non dovrebbe assere al 100% o se vogliamo livelli 2023.. Ma ciclismo non hai mai certezze..
Ad ogni modo Pogacar 2024 è superiore anche a versione 2023 del pescatore Danese..
 
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Teo66

Scavalcacavalcavia
4 Ottobre 2015
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MTB
Ad ogni modo Pogacar 2024 è superiore anche a versione 2023 del pescatore Danese..
Io su questo ho parecchi dubbi, a me sembra che si è sempre visto il contrario e non credo che la vittoria al giro dimostri la superiorità di Pogacar.
La scusa "ha corso anche il giro" era già bella pronta fino all'incidente di Vingegaard.
Con il danese mezzo rotto (se mai andrà al tour) la strada è spianata ma dedurre superiorità di uno sull'altro quando i precedenti scontri hanno affermato il contrario mi sembra decisamente azzardato.
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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Io su questo ho parecchi dubbi, a me sembra che si è sempre visto il contrario e non credo che la vittoria al giro dimostri la superiorità di Pogacar.
La scusa "ha corso anche il giro" era già bella pronta fino all'incidente di Vingegaard.
Con il danese mezzo rotto (se mai andrà al tour) la strada è spianata ma dedurre superiorità di uno sull'altro quando i precedenti scontri hanno affermato il contrario mi sembra decisamente azzardato.
Numeri alla mano ad oggi Tadej non ha ancora mostrato i valori assoluti fatti vedere nel Tour 2023...questo dimostra che:

  • Lo scorso anno al tour comunque c'è arrivato bene
  • Su questo giro ha dato il massimo forse solo alla prima tappa e alla prima cronometro (più qualche sporadico allungo)
  • Se non è vero il punto di cui sopra, questo pogacar non è ai livelli di quello visto al tour 2023...viceversa, è in linea (o forse più forte o comunque "più durevole")
Vingegaard per battere Tadej deve arrivare in condizione eccellente, per cui o recupera al 110% altrimenti non avrà modo di batterlo (salvo sperare in cadute/sfortune).

Tra i due nelle corse a tappe il gap, CREDO, sta principalmente nel fatto con il danese probabilmente ha uno 0.1-0.2 punti di watt/kg in più di Tadej....lato pratico:
  • Tadej gode di watt assoluti più alti del danese, visto che pesa di più (5-6kg?) il che gli permette di stare più in comfort zone su tappe ondulate o pianeggianti (oltre che avere uno spunto di velocità più elevato)
  • Tadej a parità di condizioni consuma più KJ del Danese...ciò significa che su tappe esigenti a fine tappe il gap è significativo e, fissato l'integrazione a circa 120gr di carbo/h...lo sloveno avrà un deficit calorico a fine tappa più elevato rispetto ai Danese (e questo alla lunga pesa)
  • Tadej essendo più pesante e consumando più KJ (avendo watt assoluti più elevati) deve disperdere più calore del Danese (e su una gara calda come il Tour questo inficia sulle performance)
  • La tattica di Jumbo finora era quella di portare Vingegaard vicino alla soglia in salita...consapevoli che a quel ritmo tendezialmente Tadej era leggermente fuorigiri (depletava, seppure poco W')...e lo colpivano "ai fianchi"...arrivando dopo settimane a calare, rispetto al danese.
 
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Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Tra i due nelle corse a tappe il gap, CREDO, sta principalmente nel fatto con il danese probabilmente ha uno 0.1-0.2 punti di watt/kg in più di Tadej....lato pratico:
  • Tadej gode di watt assoluti più alti del danese, visto che pesa di più (5-6kg?) il che gli permette di stare più in comfort zone su tappe ondulate o pianeggianti (oltre che avere uno spunto di velocità più elevato)
  • Tadej a parità di condizioni consuma più KJ del Danese...ciò significa che su tappe esigenti a fine tappe il gap è significativo e, fissato l'integrazione a circa 120gr di carbo/h...lo sloveno avrà un deficit calorico a fine tappa più elevato rispetto ai Danese (e questo alla lunga pesa)
  • Tadej essendo più pesante e consumando più KJ (avendo watt assoluti più elevati) deve disperdere più calore del Danese (e su una gara calda come il Tour questo inficia sulle performance)
  • La tattica di Jumbo finora era quella di portare Vingegaard vicino alla soglia in salita...consapevoli che a quel ritmo tendezialmente Tadej era leggermente fuorigiri (depletava, seppure poco W')...e lo colpivano "ai fianchi"...arrivando dopo settimane a calare, rispetto al danese.
Questo valeva lo scorso anno.. quest'anno mi pare assai diverso, ma purtroppo la sfida mi sa toccherà rimandarla.
 

rebus

Apprendista Passista
5 Luglio 2017
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Bologna
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Triban RC520
Io da anni sostengo la fattibilità, pur complicata, della doppietta. Certo, bisogna che le cose girino particolarmente bene e quest'anno per Tadej pare proprio che sia così, poi vedremo come andrà il Tour. Io spero che ce la faccia: indubbiamente, se ci riuscirà al primo tentativo, sarà stato anche fortunato (oltre che bravo) per come si sono messe le cose, ma di certo se uno non ci prova mai sarà difficile beccare l'anno che girano bene...
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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Intanto quest'anno lo sloveno su 31gg di corse ha collezionato tipo 12 vittorie e 5 podi...praticamente è ha vinto il 35% delle gare ed è andato sul podio per oltre il 50% delle volte che è partito.
 

Teo66

Scavalcacavalcavia
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Intanto quest'anno lo sloveno su 31gg di corse ha collezionato tipo 12 vittorie e 5 podi...praticamente è ha vinto il 35% delle gare ed è andato sul podio per oltre il 50% delle volte che è partito.
Scarsino, io quelle che guardo le vinco praticamente tutte :==

Interessante il fatto che dalle specializzazioni nei GT o nelle classiche Pogacar sia invece specializzato nelle gare a cui partecipa (classica o GT).
Ha un fisico adatto a vari tipi di competizioni, doti naturali eccellenti e sicuramente una programmazione della preparazione curata nei minimi dettagli.
 
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Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Caad 12 + MTB full 29"
Numeri alla mano ad oggi Tadej non ha ancora mostrato i valori assoluti fatti vedere nel Tour 2023...questo dimostra che:

  • Lo scorso anno al tour comunque c'è arrivato bene
  • Su questo giro ha dato il massimo forse solo alla prima tappa e alla prima cronometro (più qualche sporadico allungo)
  • Se non è vero il punto di cui sopra, questo pogacar non è ai livelli di quello visto al tour 2023...viceversa, è in linea (o forse più forte o comunque "più durevole")
Vingegaard per battere Tadej deve arrivare in condizione eccellente, per cui o recupera al 110% altrimenti non avrà modo di batterlo (salvo sperare in cadute/sfortune).

Tra i due nelle corse a tappe il gap, CREDO, sta principalmente nel fatto con il danese probabilmente ha uno 0.1-0.2 punti di watt/kg in più di Tadej....lato pratico:
  • Tadej gode di watt assoluti più alti del danese, visto che pesa di più (5-6kg?) il che gli permette di stare più in comfort zone su tappe ondulate o pianeggianti (oltre che avere uno spunto di velocità più elevato)
  • Tadej a parità di condizioni consuma più KJ del Danese...ciò significa che su tappe esigenti a fine tappe il gap è significativo e, fissato l'integrazione a circa 120gr di carbo/h...lo sloveno avrà un deficit calorico a fine tappa più elevato rispetto ai Danese (e questo alla lunga pesa)
  • Tadej essendo più pesante e consumando più KJ (avendo watt assoluti più elevati) deve disperdere più calore del Danese (e su una gara calda come il Tour questo inficia sulle performance)
  • La tattica di Jumbo finora era quella di portare Vingegaard vicino alla soglia in salita...consapevoli che a quel ritmo tendezialmente Tadej era leggermente fuorigiri (depletava, seppure poco W')...e lo colpivano "ai fianchi"...arrivando dopo settimane a calare, rispetto al danese.

Parere mio oltre a quello citato da te nelle sfide dirette la Jumbo ha manifestato una netta superiorità di squadra rispetto alla Uae paragonabile solo alla corazzata Sky/Ineos dei tempi d'oro o-o
 

toni77

Apprendista Scalatore
30 Aprile 2017
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4.347
Holzkirchen, Baviera
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Colnago V3RS Disc "La Gina" , 3T Exploro Race "La Wanda"
La superiorità di Jonas su Tadej nei Tour 2022 e 2023 e' stata netta e indiscutibile... tuttavia, IMHO, e' stata anche figlia di situazioni al contorno che vanno al di la' delduel faccia a faccia tra i due. Un paio di esempi.

Nel 2022 la Jumbo si e' potuta permettere il lusso di "spendere" Roglic per "mettere in mezzo" Tadej sul Galibier e Van Aert, in modalità Hulk, a tirare come una locomotiva ovunque e, in particolare, sull'Hautacam. Quali altre squadre si potevano concedere una tattica simile? Poi senz'altro a W/kg sugli ultimi 3 km degli arrivi in salita Tadej avrebbe perso comunque, ma quando i tuoi gregari si chiamano Roglic, Van Aert e Kuss e' un attimo più semplice fare la corsa che con Bjerg, Soler e Majka.

Nel 2023 la crono di Jonas e' stata un capolavoro. Anche senza l'incidente, il Tadej del 2023, per me, avrebbe perso sia quella tappa, sia il Tour, ma non sono sicuro che avrebbe preso quella miciola bestiale che ha dilatato cosi' tanto il gap tra i due.

Insomma, non sono sicuro che a parità di preparazione, senza intoppi per entrambi, Jonas e Tadej siano cosi' distanti, soprattutto quest'anno, almeno fino alla caduta dei Paesi Baschi, sapendo, come confermato da addetti ai lavori, che Tadej e' migliorato a cronometro e un 2-3 chili (un'enormità nel suo caso) li ha limati.

Davvero un peccato che il Tour non inizi con un Jonas da favorito, come si auguravano tutti, ma ora della terza settimana non ho dubbi che sia il migliore Jonas possibile. Mi aspetto che fin dalle prime due tappe Tadej attacchi su ogni salita e chissà... magari quest'anno su Alpi e Pirenei ci saranno pioggia e temperature basse...

Riguardo la doppietta, ho letto oggi articoli del tipo "Pantani si' che la doppietta se l'e' sudata, visto che al Giro si e' trovato Tonkov, altroché Dani Martinez e Mister G" oppure "Ma se anche fa la doppietta, ci riesce esclusivamente perché' Jonas si e' schiantato"... IMHO semplicemente incommentabili. Come sempre, il tempo sarà galantuomo e dara' a ciascuno, con la sua bacheca, l'onore e il riconoscimento che si merita.
 
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