Intanto mi son fatto un piano con battuta posteriore da retro sella e delineato due linee per CA 115 e 120mm per facilitare il posizionamento.
Pensa invece che io, a forza di smontare/rimontare e controllare, con la mia Belcarra V sono arrivato al punto di individuare ad occhio il CA e applicare il nastro isolante in corrispondenza (margine di errore +/- 1mm).
Ieri sera intanto ho montato la Scratch M5 PAS 140mm che mi era arrivata in mattinata....devo dire che l'individuazione del CA è sicuramente molto semplice/immediato in quanto corrisponde esattamente alla linea di "demarcazione posteriore" lato retro sella (vedi foto allegata), punto in cui la sella è larga 72mm.
L'unica regolazione che mi ha portato via un pò di tempo (che è poi quella che mi fa patire tutte le volte che vado attorno all'altezza sella) è stata la regolazione della rotazione/centratura della sella.....non vedo l'ora di abbandonare il reggisella dalla sezione tonda!
Per chi invece si avvicina alla sella piatta faccia sempre riferimento ai post precedenti perché non è certamente una sella per tutti.
Ti riferisci al discorso scelta tipologia di sella in base alla rotazione del bacino anteroverso/neutrale/retroverso?
Sono anche io d'accordo che la larga a 145mm è la misura ideale per molti ciclisti.
Io dopo vari anni di selle "larghe" con le quali non mi sono trovato, sono tornato a selle più strette con le quali ho notato di occupare meglio la seduta, e di distribuire meglio il peso sugli ischi....ma più che la larghezza massima, credo che il non trovarmi a mio agio sia dipeso molto dalla forma della sella (V o T) e dalla conformazione della seduta (piatta/semi tonda/tonda).
Avendo una distanza ischiatica comunque più ridotta rispetto alle vostre (eccezione fatta per
@Nicola's), credo che proverò per iniziare la versione S....vedremo anche in base alle prossime recensioni che leggerò.
Finora il mio errore è stato quello di soffermarmi sull’analisi di estensione schiena quando mi piego,cosa per me molto evidenziata dal fatto che quando scendo giù da posizione eretta arrivo facilmente a terra….ma senza analizzare che questo mi succede per una evidente rotazione di bacino e non per una elasticità del tratto sacro-lombare ottimale.
Anche io molte volte ho fatto l'errore di confondere elasticità della schiena con rotazione del bacino.....da quanto letto credo (visto che non ho trovato ancora il tempo di fare la prova a muro) di avere un bacino meno ruotato in avanti rispetto a voi e di compensare molto con la schiena.
Comunque complimenti per l'elasticità.....io a "freddo" faccio fatica a toccarmi le punte dei piedi!
Dopotutto ci sta, non facendo mai allungamento.....
I miei obiettivi prioritari sono:
-Sentire un carico predominante sugli ischi
-non scivolare in avanti
-non avere problemi di foruncoli
-non sentire pressioni perineali
Questi parametri mi faranno capire se è la sella per me.
Che poi credo siano gli stessi di tutti noi.
Detto ciò,in questi giorni ho visto molti video di marchi e persone specializzate sul settore che presentavano le selle e il sistema per la scelta,ma ho potuto constatare che restano sempre sul generico per abbracciare un bacino di utenti più ampio possibile(anche per una scelta commerciale),ma nella realtà non è così.
Le nostre impressioni ed esperienze sono molto più dettagliate ed efficaci.
Da tempo ho abbondato la strada del componente più leggero,sopratutto sulla sella che deve essere scelta per parametri completamente differenti.
Concordo con quanto dici.....ho pensato la stessa cosa proprio pochi giorni fa guardando qualche video di Angelo Furlan sulla scelta e regolazione della sella. Sinceramente, oltre a trovarli molto generici (ovviamente), rispetto ad altri video seguiti, li ho trovati anche molto "scarni" e poveri di spunti (non me ne voglia Furlan).
Qualcosa di più interessante ho trovato nei video di FisioDynamic, dove vengono esposti molto bene certi concetti, e dai quali si possono prendere ottimi spunti di riflessione, anche se poi la causa di certi atteggiamenti/problemi in sella possono avere più di una spiegazione e quindi di non immediata individuazione.
Se avete tempo e voglia di guardare qualcosa vi giro il link del primo che mi è capitato, gli altri vi vengono poi proposti di riflesso.
Se in bacino poggia bene sulla sella giusta gli scivolamento non ci saranno e non ci sarà bisogno di mettere la sella fuori bolla
Se si mette fuori bolla la sella non è quella giusta lo dicono questo in pò tutti i costruttori di selle che va messa a zero.
Quindi a tuo avviso anche la Scratch M5 andrebbe messa in bolla senza spessori in punta?
Selle San Marco, per esempio, per alcuni modelli wave (penso alla Shortfit) consigliano la messa in bolla dal CA alla punta, Angelo Furlan invece suggerisce la messa in bolla dalla parte più larga della seduta, Juri dice di mettere in bolla a seconda della "luce", etc....per dire che anche tra i costruttori e/o biomeccanici non c'è una visione comune della cosa.
Tra l'altro, rifacendomi ai consigli di Angelo Furlan (chiaramente testimonial delle selle Prologo o che comunque ha sposato il loro metodo di posizionamento) in merito alla messa in bolla della sella, e dopo aver regolato la Scratch M5 secondo indicazioni di Juri (quindi con brugola da 4,5mm), ho voluto verificare l'inclinazione anche col "metodo Furlan" facendo correre la livella corta lungo il perimetro del foro centrale....al netto di eventuali differenze di misurazione dovuta a due livelle differenti, devo dire che le messe in bolla tutto sommato combaciavano (perfettamente centrata la bolla della livella lunga usata per metodo Juri, leggermente spostata a destra, ma pur sempre all'interno della linea, la bolla della livella corta usata per il metodo Furlan).
Buongiorno ragazzi, un suggerimento per chi avesse problemi di “manualità”, basterebbe acquistare un normale reggi-libro metallico (per intenderci quelli da mensola per non fare cascare i libri), di pochi euro, come quello in foto, dopodiché tracciare una linea misurando dal fondo il c.a. della sella in uso, in modo tale che lo stesso c.a. risulti proiettato nella parte sottostante del reggi-libro (consiglio di tracciare la linea apponendo dello scotch uso disegno). Alla fine otterrete un “solido strumento“ per le vs. misurazioni, senza sbattimenti per ottenere il “fino”. Art Attack è in ognuno di noi... per la sella sto provvedendo anch’io, l’unica indecisione è tra la kit carbon, la Ti316 e la Endurance Ti316 (quest’ultima mi ispira molto)...
Grazie per il suggerimento.....ma finchè mi assiste penso che andrò avanti con il solito metro a nastro.....sarà che non ho mai guardato Art Attack....