Certo, ma comunque spese inutili per un sistema che apporta vantaggi = zero.
Ho una single Speed che uso tutti i giorni in città. Di manutenzione in 5 anni mi sarà costata 15 euro, la bici intera 250 euro. Se fosse stata una bici disc col cappero (considerando che la lascio ovunque anche sotto la pioggia).
Il disco è oggettivamente un sistema con pregi e difetti, così come i rim. Perfetto per alcuni utilizzi, pessimo per altri. Non il futuro contro l'obsolescenza!
Si può dire lo stesso praticamente di qualunque cosa, e prendere ad esempio una singlespeed economica come indice di superiorità appare una forzatura...si potrebbe quindi dire che sia meglio anche di una bici da corsa rim che, trattata in quel modo, sarebbe sicuramente molto più bisognosa di manutenzione (anche se, più realisticamente, legata al palo durerebbe 5 secondi) di lei.
Per quello che ho visto ora, comunque, il freno a disco non è poi così male. Qualche vantaggio a me lo ha dato.
Poi possiamo discutere che per qualcuno possa essere più o meno utile, che se ne possa fare benissimo ameno e accettare il fatto che sia oggettivamente più complesso e costoso.
Sono cose che si ripetono ciclicamente ogni volta che viene introdotta una novità. Penso, ad esempio, a qualche anno fa, quando c'era chi criticava il passaggio interno dei cavi producendo le varie teorie secondo cui gli stendipanni erano più semplici, manutentivamente più economici, e funzionassero meglio (chissà se la cosa c'è stata anche per il passaggio dai comandi sull'obliquo a quelli sulle leve).
Oggi penso che nessuno comprerebbe una bici nuova (a meno che non sia molto economica) con i cavi esterni ai comandi.
Comunque stiamo divagando, e siamo fuori dal tema del post.
P.s. molti ma molti anni fa, quando la quasi totalità delle moto sportive e non aveva freni a tamburo, l'arrivo dei dischi provocò più o meno le stesse reazioni da chi sosteneva che un tamburo fosse comunque sufficiente o addirittura meglio in tutte le situazioni.