Non sono le associazioni dei consumatori, ma a) il fatto che la sicurezza dei prodotti sia seguita da una agenzia federale b) il fatto che sono più facili le class action (non in tutti gli stati...) e infine c) nella caccia spasmodica di qualcuno cui spremere dollaroni.
Il punto però è che per cambiare tutte le guarniture per forza di cose comporta la spesa di smontaggio e rimontaggio: per cui non è che a cambiarle tutte conviene per risparmiare i 75 euro di cui si parla...
I soldi ce ne vogliono tanti anche in USA, non a caso hanno inventato le class action apposta e gli avvocati possono lavorare a percentuale. Tralasciamo il fatto che spesso, a meno che si parli di danni seri, gli attori prendono pochi dollari alla fine della fiera *. Ma se domani (Dio non voglia) una pedivella spezzata provocasse ferite gravi in Italia sarebbe tutt'altro che difficile adire le vie legali: praticamente
Shimano ha ammesso pubblicamente di aver messo in commercio un prodotto fallato che in precise circostanze non è sicuro. Resta da vedere se querelare il produttore della bici o anche Shimano (o lasciare che ci pensi il produttore della bici), ma metà del lavoro (dimostrare la difettosità) è già bello che fatto.
Lo ripeto ancora, chi fa l'ispezione può rispondere solo di quella e non di altro. Ma l' insistere da parte di tanti forumendoli su questo tema mi fa pensare che anche molti negozianti la penseranno, a torto o a ragione, nella stessa maniera con conseguenze facilmente immaginabili.
* Esperienza personale: nel 2001 andai a New York e pagai l'alloggio in una casa con un trasferimento via Money Transfer. Non ricordo la cifra ma a spanne era l'equivalente di 1500 euro di oggi. Quattro anni dopo mi arrivò a casa una lettera che mi comunicava l'esito di una class action contro Money Transfer per un qualche abuso , non ricordo se sui tassi di conversione o cosa, con l'invito a farmi avanti e reclamare il mio risarcimento. Che ammontava a 35 centesimi di dollaro.