Pro stagione 2022

bianco222

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Olmo ZeroTre Disc
Evenepoel vince la prima tappa del giro di Norvegia, con uno sprint in salita, davanti a Tobias Halland Johannessen (vincitore del Tour de l'Avenir 2021; segnatevi questo nome, perché mi sa che nei prossimi anni ne sentiremo parlare).
La cosa buffa è che è comunque un anno più "vecchio" di Evenepoel...
 
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jan80

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Colnago
Comunque dai anche Remco potrebbe diventare un buon corridore.......ricordo ancora a marzo quando veniva criticato perche' solo un bluff,dove si diceva non vincerà mai corse importanti oppure non ha scatto e non vincerà su gruppi ristretti :))): :))):
Io da quando e' Juniores che dico farà una grandissima carriera,certamente non e' Pogacar per i GT,ma per il resto gare ne puo' vincere eccome,senza dimenticarci che comunque ha ancora 22 anni,percui potrebbe ancora migliorare e dire la sua anche nei GT.
 
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dinute

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13 Maggio 2009
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La UAE ingaggia un altro tra i giovani più interessanti: Jan Christen, classe 2004 (al momento ancora minorenne), attuale campione del mondo di ciclicross (da primo anno come Mvdp e Tullet tra gli altri), oltre che ottimo inseguitore.

 

danieletesta79

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Scott Addict rc - Pinarello Grevil
Comunque dai anche Remco potrebbe diventare un buon corridore.......ricordo ancora a marzo quando veniva criticato perche' solo un bluff,dove si diceva non vincerà mai corse importanti oppure non ha scatto e non vincerà su gruppi ristretti :))): :))):
Io da quando e' Juniores che dico farà una grandissima carriera,certamente non e' Pogacar per i GT,ma per il resto gare ne puo' vincere eccome,senza dimenticarci che comunque ha ancora 22 anni,percui potrebbe ancora migliorare e dire la sua anche nei GT.

Secondo me è già forte, adesso ogni volta che un giovane si affaccia al ciclismo ci si aspetta sia Pogacar, non tutti sono come lui, ma Evenepoel i numeri ce li ha eccome.
 

pecoranera

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Colnago c68 LA MAIALA=C-Taurine
A proposito di precoci,etoile de bessege ... Vittoria di johannesen ,il vincitore del tour dell avenir

domenica dovrebbe gareggiare Un altro giovane terribile, che si sta facendo notare ,tobias johannesen..
Per me farà una bella figura

Sepulveda della drone hopper vince in salita per distacco la tappa in turchia,nel gruppo che si gioca il secondo posto , nairo quintana e per avvalorare la tesi di un ciclismo sempre piu alternativo e globalizzato...
Il campione del mondo di ciclomulino ,un cinese e il campione eritreo ..

Male il mio favorito Johannesen

Grazie era in fratello piu scarso ;pirlùn^
@bradipus io è da illo tempore che l ho segnato .
Al tour dell avenir ,che ho seguito in tv,se l è giocata con uno spagnolo carlos rofrigues e un italiano filippo zana,buoni anche loro
 
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bradipus

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qualunquemente
@bradipus io è da illo tempore che l ho segnato .
Al tour dell avenir ,che ho seguito in tv,se l è giocata con uno spagnolo carlos rofrigues e un italiano filippo zana,buoni anche loro
Seguire il ciclismo giovanile è un'ottima cosa per capire come si evolverà il movimento negli anni a venire.
Ad esempio, cito un po' di nomi di ragazzi che sono saliti sul podio del Tour de l'Avenir negli ultimi dieci anni: Chaves, Cattaneo, Barguil, A. Yates, M. A. Lopez, Haig, Gaudu, Bernal, Pogacar, Arensman, Mader, Foss, Aleotti, Johannessen.
Idem per il Giro U23, da quando è ripreso nel 2017: Sivakov, L. Hamilton, Hindley, Vlasov, Almeida, R. Stannard, Pidcock, Ayuso, ed ancora Johannessen (solo il podio del 2019, con tre colombiani di cui si sono perse le tracce, non è stato degno di nota).
Idem se guardiamo il podio dei mondiali U23, dal 2010 troviamo Matthews, Degenkolb, Phinney, Demare, Lucenko, Coquard, Mohoric, C. Ewan, Ackermann, Kamna, Cosnefroy, Hirschi, Bissegger, Pidcock, Girmay (a proposito di quest'ultimo, se non l'avete fatto andate a vedere la volata spettacolare che fece a Lovanio... io la vidi in diretta e pensai subito che era uno che avrebbe vinto qualcosa di importante).

Tra i nomi di quelli saliti sul podio ci sono anche diversi italiani: S. Consonni, Mareczko, Battistella, Baroncini, Colleoni, Cattaneo, Ravasi, Aleotti, Zana, però chissà perché nessuno di loro ha avuto finora la crescita tra gli elite che hanno avuto altri... boh!
 

bianco70

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Wilier 110 Air
Seguire il ciclismo giovanile è un'ottima cosa per capire come si evolverà il movimento negli anni a venire.
Ad esempio, cito un po' di nomi di ragazzi che sono saliti sul podio del Tour de l'Avenir negli ultimi dieci anni: Chaves, Cattaneo, Barguil, A. Yates, M. A. Lopez, Haig, Gaudu, Bernal, Pogacar, Arensman, Mader, Foss, Aleotti, Johannessen.
Idem per il Giro U23, da quando è ripreso nel 2017: Sivakov, L. Hamilton, Hindley, Vlasov, Almeida, R. Stannard, Pidcock, Ayuso, ed ancora Johannessen (solo il podio del 2019, con tre colombiani di cui si sono perse le tracce, non è stato degno di nota).
Idem se guardiamo il podio dei mondiali U23, dal 2010 troviamo Matthews, Degenkolb, Phinney, Demare, Lucenko, Coquard, Mohoric, C. Ewan, Ackermann, Kamna, Cosnefroy, Hirschi, Bissegger, Pidcock, Girmay (a proposito di quest'ultimo, se non l'avete fatto andate a vedere la volata spettacolare che fece a Lovanio... io la vidi in diretta e pensai subito che era uno che avrebbe vinto qualcosa di importante).

Tra i nomi di quelli saliti sul podio ci sono anche diversi italiani: S. Consonni, Mareczko, Battistella, Baroncini, Colleoni, Cattaneo, Ravasi, Aleotti, Zana, però chissà perché nessuno di loro ha avuto finora la crescita tra gli elite che hanno avuto altri... boh!
In effetti sarebbe da indagare la cosa, credo sia una concomitanza di fattori, ma chi di dovere dovrebbe cominciare a fare qualche ragionamento e pianificare in modo da poter invertire la rotta.
 

Ser pecora

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certo, ma anche sulla Gazzetta on-line, a che punto si trovano le notizie del Giro?

ripeto, ovvio che ognuno fà i propri conti in tasca, e se "fà guadagnare" di più un titolo sul calcio rispetto ad uno sul Giro, benissimo
però, non pubblicizzare un proprio prodotto (essendo il Giro di proprietà di RCS) lo vedo molto limitante, ed è un po' come darsi la zappa sui piedi

Infatti anche online la copertura è identica a quella su carta.
Io credo che semplicemente la dirigenza abbia la stessa strategia per ogni loro prodotto: massimizzare i profitti spendendo il minimo possibile. Di fatto tutti i loro media sono raccolte pubblicitarie fatte al risparmio. Ci sono canali yt di privati che per ogni video spendono molto di piu' per la produzione degli stessi che non per l'articolo medio presentato li.

Credo che per capire il perché di scelte del genere ci vorrebbe un'analisi approfondita su piu' livelli, che non semplicemente quello "aziendale", ma considerando anche quello politico ad esempio.
E non ultimo il contesto generale: se in Italia nessuno è disposto a pagare per contenuti "di qualità" ci sarà pure anche un motivo...
 
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bradipus

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Infatti anche online la copertura è identica a quella su carta.
Io credo che semplicemente la dirigenza abbia la stessa strategia per ogni loro prodotto: massimizzare i profitti spendendo il minimo possibile. Di fatto tutti i loro media sono raccolte pubblicitarie fatte al risparmio. Ci sono canali yt di privati che per ogni video spendono molto di piu' per la produzione degli stessi che non per l'articolo medio presentato li.

Credo che per capire il perché di scelte del genere ci vorrebbe un'analisi approfondita su piu' livelli, che non semplicemente quello "aziendale", ma considerando anche quello politico ad esempio.
E non ultimo il contesto generale: se in Italia nessuno è disposto a pagare per contenuti "di qualità" ci sarà pure anche un motivo...
Basti pensare che vent'anni fa si vendevano complessivamente quasi sei milioni e mezzo di copie di quotidiani ogni giorno, oggi siamo a poco più di 1,2 milioni...
 

Ser pecora

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Basti pensare che vent'anni fa si vendevano complessivamente quasi sei milioni e mezzo di copie di quotidiani ogni giorno, oggi siamo a poco più di 1,2 milioni...

Che ci sia stato un travaso al digitale è ovvio, è successo cosi ovunque. Ma magari c'è stato un travaso dello stesso prodotto. Qui invece nel travaso sono passati solo i fondi.
 

bradipus

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Che ci sia stato un travaso al digitale è ovvio, è successo cosi ovunque. Ma magari c'è stato un travaso dello stesso prodotto. Qui invece nel travaso sono passati solo i fondi.
Il problema che non c'è stato un travaso al digitale a pagamento, ma solo a quello di libera fruizione (le cifre degli abbonamenti digitali sono ancora molto basse, niente di confrontabile alle copie che si vendevano in edicola).
 

Ser pecora

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Il problema che non c'è stato un travaso al digitale a pagamento, ma solo a quello di libera fruizione (le cifre degli abbonamenti digitali sono ancora molto basse, niente di confrontabile alle copie che si vendevano in edicola).

Che è quello che dicevo sopra. D'altronde la logica la si vede anche in vari commenti sopra: "perché pagare per leggere cose che posso trovare gratis ovunque?"
Il problema è appunto che a pagamento dovresti trovare cose che non si trovano ovunque, ma per fare questo servirebbero investimenti consistenti per avere un ritorno a lungo termine. Ma nel contesto italiano dubito che uno sopravviverebbe fino a vederlo il lungo termine. E quindi è un gatto che si morde la coda.
 

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